La puntualità è importante, non c’è dubbio. Ma lo è altrettanto il senso di responsabilità e, di questi tempi soprattutto, la volontà di evitare sprechi (anche la spesa pur irrisoria dei gettoni di presenza).
Eppure ieri sera a Cesano Boscone a questo non si è pensato. In programma c’era il Consiglio comunale con un ordine del giorno importante (ma non “scomodo”), con l’approvazione del bilancio consuntivo in primo piano. Alle 21 però in Consiglio non c’era la maggioranza dei consiglieri con assenti sia tra le fila del centrodestra (due) sia tra quelle del centrosinistra (tre)....
Dopo i 15 minuti di attesa previsti dal regolamento, pertanto, il Consiglio è stato sciolto: la minoranza è uscita dall’aula impedendo la presenza del numero legale per lo svolgimento dei lavori. Eppure il consigliere Giuseppe Ursino stava arrivando e, secondo quanto ha raccontato dopo, lo aveva comunicato pochi minuti prima per telefono: “Sono sempre arrivato in orario”, ha detto amareggiato fuori da Villa Marazzi, “avrebbero potuto aspettare qualche minuto in più”.
Tutto rinviato al 5 maggio. Era già in programma un altro Consiglio che chissà a che ora finirà (e se i consiglieri il giorno successivo potranno stare a casa dal lavoro, lo stesso non potranno fare i cronisti).
Rinviata alla prossima settimana anche la comunicazione da parte del sindaco delle dimissioni da parte dell’assessore Francesco Francica, che ha lasciato il suo posto al Bilancio, dopo le polemiche che lo hanno investito nelle scorse settimane per la sua passata attività di revisore dei conti della società Kreiamo spa di Iorio e Madaffari, condannati per associazione mafiosa.
Francica, eletto nella “Lista civica per D’Avanzo sindaco” non è mai stato indagato e il primo cittadino lo ha sempre stimato. Non così l’opposizione che nell’ultima seduta aveva abbandonato l’aula in occasione del suo intervento.
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