“In un periodo di risorse sempre più scarse come quello che stiamo vivendo – dice la sindaca di Corsico Maria Ferrucci – è fondamentale rispettare le regole di civile convivenza, anche le più semplici, come l’astenersi dal buttare per terra le cartacce. Non riprendere chi sbaglia, come invece succedeva un tempo, rischia di pesare sulle casse del Comune. Basta considerare quanto costi far ripulire un’area”.
“L’incuria e lo scarso senso civico di pochi hanno un costo, che viene però pagato da tutti i cittadini”. Così l’assessora alle Politiche ambientali Rosella Blumetti commenta la cattiva abitudine di abbandonare per le vie della città i carrelli della spesa...
Un gesto di incuria di pochi, fortunatamente, ma che finisce per pesare sulle tasche di tutti i cittadini. Infatti, dal momento che – oltre a essere un elemento di disordine – costituiscono un vero pericolo per i pedoni e per le automobili, soprattutto nelle vie strette del centro, l’Amministrazione comunale si incarica di riportarli ai supermercati di provenienza, con un costo che viene recuperato solo parzialmente dal rimborso effettuato dagli esercizi commerciali. Il resto viene coperto utilizzando la TIA (Tariffa d’igiene ambientale), cioè i soldi di tutti i cittadini.
Inoltre, ogni anno cento carrelli vengono rottamati come rottame ferroso, un ulteriore costo per la collettività a causa del recupero e del trasporto in discarica. Oltretutto, la cattiva abitudine di usare il carrello come sostituto dell’automobile sta prendendo sempre più piede. Se nel 2009 erano 100 i carrelli abbandonati, nel 2010 sono addirittura raddoppiati: più di 500 carrelli in due anni. Il recupero di ogni carrello comporta il costo di 15 euro, per una cifra complessiva che dal 2009 al 2010 è raddoppiata, passando da 1.560 a 3.087 euro.
L’area Cadamosto
“Anche usare come discarica abusiva l’area di proprietà comunale di via Cadamosto – aggiunge l’assessora Blumetti – ha un costo che si ripercuote su tutta la cittadinanza. Infatti, l’Amministrazione ha affidato a un’azienda (con una spesa di oltre 5mila euro) il compito di analizzare i rifiuti di origine industriale trovati sul terreno, nei quali sono stati riscontrati elevati valori di metalli pesanti”.
Il costo dell’asportazione e dello smaltimento del materiale contaminato – inserito nella TIA – è stato di 71.037,60 euro (per 276,08 tonnellate).
Ora dopo i lavori di bonifica, si è reso necessario realizzare una nuova recinzione dell’area così da impedire nuovi abbandoni di rifiuti da parte di ignoti, per una lunghezza complessiva di circa 100 metri e con un costo di 14.520 euro.
Ottimo e concordo. Alla fine chi sporca compie un gesto incivile verso l'ambiente, gli altri e sè stesso. Vorrei segnalare che quasi ogni mattina al parco Cava Burgo nel prato che costeggia via Resistenza si vedono sempre bottiglie di birra, cartacce e rifiuti abbandonati. La pulizia ha comunque un costo ma mi chiedo, da cittadino, cosa si può fare per cercare di arginare il fenomeno?
RispondiEliminagrazie e saluti.
Samuele