lunedì 18 aprile 2011

BUCCINASCO - No del Tribunale del riesame: Cereda resta in carcere

Ancora niente da fare per l’ex sindaco di Buccinasco Loris Cereda: il Tribunale del riesame ha infatti respinto la richiesta di arresti domiciliari. Dopo l’operazione della Guardia di Finanza del 22 marzo, Cereda è l’unico ad essere ancora rinchiuso in cella a Bollate. Nessun commento in proposito è venuto da Vincenzo Santoro, legale dell’ex primo cittadino. Oltre alla documentazione in possesso degli inquirenti e alle intercettazioni telefoniche, ha pesato nel giudizio del Tribunale anche il fatto che “l’indagato non abbia percepito la contrarietà ai doveri della funzione pubblica rivestita tanto da non dare le proprie dimissioni”...
 

A carico di Cereda resta sempre la presunta tangente da cinquemila euro per il cambiamento della destinazione d’uso di un’area pubblica: “Che la provvigione non fosse così lecita – sostiene il Riesame – lo dimostra il fatto che il pagamento è avvenuto servendosi di fatturazioni intestate a terzi, non rilevando ai fini della consumazione del reato che successivamente tale somma sia pervenuta sul conto corrente dell’indagato e della moglie; lo stesso Pastori, cugino della moglie e coindagato, ad un certo punto dell’interrogatorio parla senza mezzi termini di tangenti”. 

Anche l’intreccio economico tra il commercialista Colella e l’ex sindaco (si parla di altri 24mila euro percepiti illecitamente) continua a restare tra i capi d’accusa, così come si dubita che fossero un semplice prestito le auto di lusso messe a disposizione di Cereda.

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