venerdì 25 maggio 2012

EDITORIALE - BUCCINASCO - Si riparte dal desiderio…

Che nascano le condizioni perché la travagliata Buccinasco possa riacquistare la sua dignità di paese e che le moltitudini di genti e opere possano essere rese partecipi della costruzione di un paese ad umana misura. Si riparte dal desiderio, soprattutto in un momento storico dove è a rischio il pane quotidiano di molti. Si riparte dalla consapevolezza che un sindaco non fa un paese ma ci vuole un paese per fare un sindaco. Si riparte dal non potere dei molti che hanno perso e dal non potere di chi ha vinto. Oggi la responsabilità è stata affidata ad un pezzo di storia di Buccinasco che si chiama GIAMBATTISTA MAIORANO in compagnia di Un Carbonera o di un Pruiti e di altri ancora, di certo conoscitori, più di altri, del paese e dei suoi bisogni... 

Certo, i bisogni si conoscono, ma i criteri della risposta sono tutti da reinventare in un modello nuovo di governo che non sarà facile porre in atto. Il filosofare politico o ideologico deve lasciare necessariamente spazio alla realtà quotidiana , quella realtà che solo il "parteciFare" di tutti potrà trovare la via alla miglior soluzione. In questi giorni e nei giorni prima, molti, come accade ogni volta che ci sono elezioni, mi chiedono perché non mi candido, la risposta è sempre la stessa: non alzerei mai la mano per partito preso e se una proposta mi convince sono disponibile a sostenerla oltre ogni schematismo. 

Dalla direzione di SioNo non sono amico e neppure nemico di chi ha vinto e neppure di chi ha perso e non ho nemici da combattere. Per questo, prima che da un preconcetto, preferisco ripartire da una prestima, augurando a Maiorano, nuovo sindaco di Buccinasco, un buon lavoro per il bene di Buccinasco e della sua gente. Per quanto possibile.


Renato Caporale

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