mercoledì 9 maggio 2012

Ma Grillo non c’entra niente con L’Uomo qualunque


Fiumi di inchiostro si stanno riversando per spiegare lo spiegabilissimo successo di Beppe Grillo alle recenti amministrative. Tra accuse di demagogia, populismo e antipolitica, spesso giustificate ma nessuna in grado di spiegare il fenomeno e soprattutto perché raccolga tanti consensi, è spuntato anche il confronto con il movimento dell’immediato Dopoguerra dell’Uomo Qualunque guidato da Guglielmo Giannini. Basterebbe ricordare la diversità dei due contesti storici per qualificare come assolutamente improponibile il confronto. Giannini lancia il suo movimento subito dopo la fine della guerra e soprattutto dopo la liberazione da un regime che per 20 anni aveva soffocato nel Paese ogni forma di vita democratica... 

Il popolo italiano usciva dal fascismo e cercava di riprendere nelle proprie mani la gestione della vita pubblica, i partiti rappresentavano allora il mezzo e il contenitore delle aspirazioni popolari, uno strumento di esercizio di democrazia riconosciuto come tale dalla stragrande maggioranza degli italiani. L’avversione di Giannini a questo contesto politico-sociale mascherava una schietta avversione e un netto rifiuto non dei partiti ma della democrazia tout court. Comunque la si rigiri e qualunque siano i sottili distinguo, l’Uomo Qualunque era un movimento palesemente reazionario (e proprio dalle parti della reazione finiranno i suoi voti all’atto del rapido dissolvimento che lo coinvolse). 

Del tutto diverso il contesto nel quale si muove il grillismo e il movimento 5Stelle. Populismo e demagogia, che certo non mancano e a volte si confondono con il qualunquismo, affondano le loro radici nella crisi di rappresentatività dei partiti, nella loro autoreferenzialità, nell’ottusa chiusura al contatto con la realtà, nel privilegiare il tatticismo politico in una sorta di ingegneria e di tecnicismo preoccupato di difendere interessi di settori e corporazioni, lontanissimo dalla capacità di rappresentare quell'interesse generale che è al fondo di una qualsiasi classe dirigente che si propone come tale anche quando rappresenta ben precisi interessi di ordine sociale ed economico. 

E questo al punto di rinunciare al ruolo della politica a favore dei tecnici oggi al governo rappresentanti “diretti” senza alcuna mediazione degli interessi economico sociali che esprimono nelle loro stesse persone. Il grillismo non è quindi antipolitica, ma una forma, a parere di chi scrive assai discutibile, attraverso la quale la politica cerca di uscire dal tunnel in cui le tradizionali forme partito l’hanno cacciata. Sottovalutare il fenomeno o liquidarlo con l’invettiva significa solo favorirne gli aspetti più negativi.


“Papi sto <<fando>> la merenda”
Tra le tante dichiarazioni di Beppe Grillo a commento delle elezioni la più gettonata è stata questa : “I partiti si stanno liquefando”. Grillo è un attore comico, un capopopolo, un uomo di spettacolo. Sarebbe tenuto a conoscere la lingua italiana anche lui come tutti, ma non ha un ruolo preciso in questo senso, come per esempio hanno non solo gli insegnanti ma anche gli operatori dell’informazione a qualunque livello. 

Nessuno di questi ultimi, salvo il Milan di Radio24 (ma glielo hanno segnalato gli ascoltatori) ha sentito il dovere pedagogico di spiegare che anche nei verbi composti il gerundio di “fare” è “facendo” e quindi che l’espressione corretta è “liquefacendo”. Ma tant’è, tra le tante vittime di questi ultimi decenni una delle prime è stata la lingua italiana. Tra non molto i bambini ci diranno che “stanno fando la merenda”. E nessuno li correggerà.

Fulvio Scova

4 commenti:

  1. Beppe Grillo: voto in Italiano 5 (stelle) ;-)
    Per il resto non mi sento di condividere in pieno l'analisi di Fulvio Scova: indubbiamente corretto il confronto tra i diversi contesti politico-sociali nei quali i due movimenti si sono sviluppati, ma il Fronte dell'Uomo Qualunque aveva, condivisibile o meno, una precisa idea di Stato che non riesco a intravedere nel movimento di Grillo.

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  2. Dopo la tornata elettorale sono costretto a ripetere gli stessi concetti.
    Condivido le riflessioni di Fulvio Scova, e per quanto riguarda la mancanza di proposte del Movimento per la riforma dello Stato, credo che si pretenda troppo da loro. Ma scusate, i partiti preposti a questo che hanno sortito ?
    Mi sembra lampante che I Grillini sono semplicemente l’effetto degli errori di altri. La causa è da ricercare altrove, e nell’articolo è spiegato bene.
    Da anni si discute dell’agonia dei partiti e delle riforme per evitarne l’eutanasia, in particolare fuori dalle consorterie. Questo improvvisa rincorsa dei partiti nell’esternare mirabolanti soluzioni segnala ancor di più i colpevoli ritardi e le contraddizioni degli stessi. Lo stesso PD ha perso l’occasione nel 2011 con il caso Penati. Da quell’episodio poteva rilanciare e decidere autonomamente scelte coraggiose innovative e di trasparenza. Come dicevano i vecchi militanti : “ i dirigenti della politica non hanno il polso della situazione”
    Ora tutti a commentare e correre ai ripari. La storia degli ultimi anni, purtroppo ci dice che solo organismi esterni (magistratura) e realtà sociali alternative ai partiti (movimenti) riescono a ridare ossigeno a questa palude maleodorante intrisa di centralismo democratico, liderismo arrogante e cordate del malaffare.
    Possiamo certamente sperare in un colpo d’ala della politica, ma gli elettori,
    anche i più affezionati, pretendono da subito fatti concreti , vogliono anche avere delle carte di riserva su cui puntare e nelle ultime elezioni, in molti Comuni, questa volta non si sono turati il naso per scegliere il meno peggio.
    Hanno un urgente e disperato bisogno di comportamenti, proposte e facce nuove.

    Roberto Silvestrini

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  3. A chi non riesce a intravedere la precisa idea di stato, consiglio sempre un semplice CLICK su questo link:
    http://www.beppegrillo.it/iniziative/movimentocinquestelle/Programma-Movimento-5-Stelle.pdf
    si certo, il programma non è completo, manca della politica internazionale eccetera eccetera, anche se di tutto ciò che manca ne discutiamo dagli albori, ma comunque di fatto "completo" il programma NON LO SARA' MAI perchè il programma come la società è sempre in evoluzione e quindi in perenne discussione e aggiornamento.
    Tutto ciò però necessita della partecipazione, chi lo desidera può farlo anche qui con un semplice CLICK.

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  4. Sta nascendo il movimento 5 stelle di Corsico,chi fosse interessato può visitare il nuovo blog e restare aggiornato sulle prossime riunioni. Il MoVimento 5 Stelle è una libera associazione di cittadini. Non è un partito politico nè si intende che lo diventi in futuro. Non ideologie di sinistra o di destra, ma idee. Vuole realizzare un efficiente ed efficace scambio di opinioni e confronto democratico al di fuori di legami associativi e partitici e senza la mediazione di organismi direttivi o rappresentativi, riconoscendo alla totalità dei cittadini il ruolo di governo ed indirizzo normalmente attribuito a pochi.Grazie! http://movimento5stellecorsico.blogspot.it/

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