martedì 22 maggio 2012

CORSICO - Polizia locale smaschera truffa ventennale

Sono stati fermati e denunciati i tre uomini di origine marocchina che estorcevano quasi trecento euro alla settimana a due donne, G.C. del '34 e la figlia A.L. del '58, residenti a Corsico. Dopo alcune indagini, due agenti del nucleo di polizia amministrativa e di prossimità insieme ad altrettanti dell'autoradio, coordinati da un ufficiale, hanno catturato M.C. del '78, D.L. del '64 e A. Z. del '61, provenienti dalla zona di Vercelli e con diversi precedenti penali...

Secondo la ricostruzione fatta dalla polizia locale, i tre appartengono a una comunità marocchina insediatasi nei dintorni di Vercelli che da quasi vent'anni estorce denaro alle due donne corsichesi, che avevano accumulato un piccolo patrimonio dopo la vendita di un mercato rionale a Milano di proprietà del capo famiglia. 

Le signore inizialmente per aiutare chi bussava alla loro porta per vendere fazzoletti, asciugamani e altri oggetti per l'igiene intima e della casa pagavano ben oltre il valore effettivo della merce. Una generosità che per gli estorsori è diventata un'occasione per ottenere sempre di più. Così, ogni settimana, il martedì e il venerdì si presentavano al portone d'ingresso della palazzina abitata solo da G.C. e dalla figlia e chiedevano fino a 100 euro a testa. 

Questa volta, grazie agli agenti di prossimità che hanno saputo della cosa e raccolto la denuncia direttamente nell'abitazione delle donne, per i tre sono scattate le manette. Nel veicolo utilizzato per raggiungere Corsico, una Renault Kangoo, sono stati trovati altri 650 euro in contanti e merce contraffatta. I tre sono stati denunciati per violenza privata, estorsione e vendita di merce contraffatta. Rischiano fino a sei anni di carcere. 

“È la dimostrazione – sottolinea la sindaca di Corsico Maria Ferrucci – che le persone, vedendo il nostro impegno per la legalità, hanno sempre più fiducia nell'istituzione locale e si rivolgono ai nostri agenti nella certezza che le ingiustizie delle quali sono vittime possano cessare”.

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