Terminerà prima del previsto il servizio Spazio Bimbi che quest’anno ha sostituito Oltre il Nido. Rivolto ai bambini da 0 a tre anni, ha permesso a nonni, mamme e papà di ritrovarsi insieme per relazionarsi, confrontarsi e giocare con figli e nipoti. Grazie alla presenza costante di due educatrici della cooperativa Eureka, per gli adulti c’era anche la possibilità di affidare i piccoli alle loro cure.
Anziché proseguire sino alla fine di giugno, lo Spazio Bimbi chiuderà a maggio. Così ha deciso la cooperativa che non riesce più a garantire il servizio per un problema di costi: i bambini sono pochi e la retta pagata dalle famiglie (per altro non irrisoria) non basta a mantenerlo, né il Comune di Cesano ha la possibilità di coprire le spese. Un altro effetto dei tagli che stanno strozzando le Amministrazioni costrette a ripensare e qualche volta eliminare alcuni servizi, in particolare quelli non essenziali come questi...
Aveva fatto molto discutere lo scorso anno (vedi articoli precedenti) la decisione di “rivedere” Oltre il Nido (gestito dalle educatrici del nido del Tessera), mamme e nonne che lo frequentavano hanno a lungo protestato e chiesto di mantenere un servizio considerato il fiore all’occhiello dall’Amministrazione. Non potendolo mantenere, l’assessora Lilia Di Giuseppe ha cercato una soluzione alternativa affidandosi alla cooperativa Eureka già presente da anni a Corsico dove il servizio è ben avviato e molto frequentato (i bambini sono circa 80). A Cesano invece lo Spazio Bimbi non è decollato, i bambini sono solo 24, qualche famiglia si è persa per strada o ha scelto servizi analoghi gestiti da privati: quest’anno ne sono sorti due.
Da subito inoltre sono emerse alcune criticità, di cui abbiamo scritto più volte, riguardo la sede scelta, quella dell’associazione Quartiere Giardino, non adeguata ai più piccoli.
Inutile però cercare “colpe”. L’anno trascorso va considerato come sperimentale e di doloroso passaggio da una realtà consolidata ad un nuovo servizio (e si sa i cambiamenti spesso sono difficili da accettare). Ora però è tempo di analisi (non solo dei costi) e valutazioni, in modo da ripartire al meglio il prossimo anno. L’Amministrazione sta studiando di destinare a questo servizio una sede esclusiva e più adatta e ha contattato altre cooperative che hanno già lavorato sul territorio per la gestione. Toccherà a loro inventarsi proposte efficaci per attirare le famiglie e sopravvivere.
Maria Ficara
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