giovedì 26 aprile 2012

BUCCINASCO - Annullata la sentenza del processo Cerberus. Per la Cassazione è tutto da rifare

Il processo Cerberus è da rifare. Così ha deciso la Corte di Cassazione che ha annullato la sentenza della Corte di Appello milanese che aveva condannato Salvatore Barbaro a nove anni di carcere, Domenico e Rosario Barbaro a sette anni, Mario Miceli a sei e a quattro anni e sei mesi l’imprenditore Maurizio Luraghi. L’inchiesta, che si basava sulle intercettazioni telefoniche di Luraghi e della moglie, aveva individuato nella associazione mafiosa definita Barbaro-Papalia l’organizzazione che aveva conquistato una posizione dominante nel mercato movimento terra nell’hinterland milanese e in particolare a Buccinasco grazie a metodi mafiosi con l’intimidazione degli operatori privati e degli amministratori pubblici... 


Luraghi avrebbe svolto nel contesto un ruolo di “facciata”. Nel giugno 2010 la prima sentenza del Tribunale confermata poi in sede di appello. Soddisfatti gli avvocati degli imputati, mentre Luraghi ha ribadito la sua innocenza sostenendo di essere rimasto vittima di minacce.

1 commento:

  1. Non sono nè contento nè triste per questi sviluppi. Tutto può ancora succedere.
    Rilevo solo che neanche con le intercettazioni la nostra Magistratura viene a capo di certe inchieste.
    Basta esaminare il curriculum di Woodcoock o di De Magistris: migliaia e migliaia di intercettazioni, spese folli, per non cavare mai un ragno dal buco.
    E prima di accusare questo o quello solo perchè "intercettato", bisogna sempre aspettare alla fine: purtroppo fino in Cassazione.

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