Fa molto discutere a Trezzano la pubblicazione del periodico “La Chiave”, creato e curato da Patrizia Forte, ex assessore della prima Giunta Tomasino ed ex esponente della Lega Nord. È stata lei un anno fa a dimettersi dall’incarico (“Non potevo fare nulla”, ci ha spiegato) ed ora il suo partito le ha ritirato la tessera. La Lega infatti non ha digerito quelle otto pagine piene di accuse gravi al sindaco e alla sua Giunta.
Dal bilancio definito “colabrodo” alla farmacia comunale sempre in perdita sino alle denunce sugli sprechi come i troppi soldi spesi per le piste ciclabili, per finanziare il negozio equo e solidale, così come per le aziende partecipate (come la provinciale Afol) che non servirebbero a nulla...
Ma gli articoli più scottanti riguardano il campo Fabbri e la cava di via Fermi, tanto da aver scatenato polemiche anche in Consiglio comunale. Nell’ultima seduta del 29 marzo il Partito democratico ha presentato una interpellanza proprio per chiedere chiarimenti sulle dichiarazioni apparse su “La Chiave”, dove “emergerebbe tra le altre cose un quadro di sperpero di denaro pubblico”.
“In uno di questi articoli viene addirittura descritto un velato tentativo di corruzione da parte di un operatore”, dichiara Fabio Bottero: “Una considerazione è questa: come mai l’ex Assessore Forte non ha denunciato prima questo episodio alle autorità competenti e tutti gli altri che ha citato fin da subito alla cittadinanza? Perché non lo ha fatto subito dopo essersi dimessa?”.
“È evidente in ogni caso che non sarà questa pubblicazione a far riprendere credibilità tra la cittadinanza a un ex Assessore che non ha lasciato traccia di opere rilevanti col suo operato. Sbaglia infatti di molto la signora Patrizia Forte se pensa di riabilitarsi in questo modo”, continua Bottero che con l’interpellanza ha chiesto anche al sindaco di smentire le accuse.
E Giorgio Tomasino smentisce e parla duramente, perché quelle scritte dall’ex assessore Forte per lui sono solo falsità: “Cosa dire dello sterco, se non altro che va considerato come tale? Ringrazio Bottero per il ruolo stercorario assuntosi, avvallando l'ipotesi, ovviamente priva di ogni fondamento, che ci possa essere del vero in quanto dichiarato”.
“Con la pubblicazione si cercava eco e così è stata ottenuta”, continua il sindaco: “Ora è mio dovere tutelare l'onorabilità dell'Amministrazione comunale e assumerò tutti i provvedimenti conseguenti”.
Eppure Patrizia Forte non pare voler demordere: “In assessorato non riuscivo a fare niente”, dopo un anno di silenzio però è tornata a far sentire la sua voce, cominciando la campagna elettorale per le elezioni future in cui intende presentarsi con una nuova lista civica: “I partiti mi hanno delusa”, chiarisce da ex pidiellina e ormai ex leghista. Ora ha intenzione di formare un soggetto politico nuovo, insieme a cittadini di buona volontà, “nuova linfa vitale, giovani preparati culturalmente e professionalmente, onesti e che siano disposti a spendere parte del proprio tempo gratis per il bene comune”, come si legge nell’appello lanciato attraverso “La Chiave”: “Mi hanno già risposto in tanti e in tanti mi hanno fatto i complimenti per la pubblicazione, anche tra la maggioranza”.
Chiarisco che quanto scritto dalle Sig.ra Forte nei miei confronti è privo di ogni fondamento di verità e gravemente calunnioso- si cita una determina, un atto di un funzionario, che avrei "assecondato", facendo intendere che ne ero il "supervisore" quale assessore al bilancio, evocando l'intervento della Procura della Repubblica, quando, all'epoca dei fatti il sottoscritto era consigliere di opposizione mentre lei in giunta -
RispondiEliminaPer questo motivo ho da tempo dato immediatamente incarico ai miei legali di procedere nei suoi confronti nelle sedi giudiziali opportune.
Aggiungo che il sottoscritto, quando è stato a conoscenza di fatti illeciti li ha sempre e tempestivamente denunciati alle autorità competenti.
Questo è l'atteggiamento richiesto a politici, imprenditori e personaggi pubblici che vogliano dirsi onesti e trasparenti.
Antonmarco Catania