venerdì 20 aprile 2012

BUCCINASCO - Comunali: i magnifici sette faccia a faccia - part 2

“Ma voi in che modo pensate di governare?

(segue da link precedente)
E proprio per voltare pagina Renato Caporale mette sul piatto una questione centrale, uno snodo dal quale a suo parere non si può prescindere. Lo fa saltando l’usuale richiesta della lista della spesa programmatica spesso destinata a restare sulla carta, ma partendo dalla constatazione di una “sorta di fallimento”delle esperienze precedenti. La domanda è precisa: “in che modo intendete governare?”. Sempre con i vecchi metodi, con il vecchio sistema del funzionariato e delle pastoie della burocrazia dove spesso si nasconde l’immobilismo, con l’usuale suddivisione dei compiti tra gli assessorati o darete avvio ad una svolta?...

Duecento copie della Costituzione distribuite nel corso di un’iniziativa elettorale (a cui si aggiunge l’invito ai candidati sindaci di celebrare insieme il 25 aprile), è questo il messaggio di Fiorello Cortiana, una sorta di quadro nella cui cornice intende muoversi: “Cambiare metodo nella costruzione dei processi deliberativi, un’idea precisa di responsabilità nella gestione della cosa pubblica, partecipazione informata”, questi per Cortiana gli ingredienti di base della ricetta del cambiamento, reso necessario da una crisi che sta alla base anche dei comportamenti illegali e che rischia attraverso le persone che ne vengono coinvolte di travolgere anche le istituzioni. 


La capacità di assumersi responsabilità politiche precise, se si governa assieme, con il cittadino che assume un ruolo centrale l’amministrazione non è più semplice potere irresponsabile a prescindere dalla rappresentanza sociale e politica, questa la strada che indica Mendicino che sottolinea l’esigenza di tutelare soprattutto le fasce più deboli della popolazione senza nascondersi dietro gli alibi della compatibilità. 

Affronta il tema della macchina amministrativa Giambattista Maiorano: “Nella gestione della macchina comunale ci devono essere persone di assoluta fiducia per chi ha il compito di governare, omogenee al programma amministrativo che si è stabilito”, un punto fondamentale, questo per il candidato del centrosinistra, che richiama anche l’attenzione sulla necessità della politica di rilegittimarsi, attraverso il rispetto e il riconoscimento reciproco delle forze in campo. E anche per Maiorano il contesto attuale impone un’attenzione particolare alle fasce deboli, un’inevitabile revisione delle priorità con la capacità della politica di fare sintesi. 

Non concorda con la tesi del fallimento del Comune Maurizio Arceri che auspica un ritorno alla meritocrazia e una valorizzazione del concetto di sussidiarietà. Per Salvatore Licata “è necessaria una governance partecipata del Comune avvalendosi inoltre di leggi già esistenti sulla comunicazione pubblica e sul livello di produttività del personale, leggi che devono essere utilizzate per amministrare al meglio il Comune . 

“Se sarò eletta sindaco la prima delibera sarà l’approvazione del regolamento degli appalti di edilizia pubblica e privata con precedente patto di sicurezza del rapporto di lavoro e tutela dei subappalti, già vigente nel Comune di Milano”, annuncia Serena Cortinovi che così prosegue “Gli amministratori vengono eletti dai cittadini, che a loro delegano la guida della città. In fase progettuale i cittadini devono essere coinvolti con la creazione di commissioni aperte alle loro proposte. Ma saranno poi gli amministratori a valutare se e come attuarle.. E la partecipazione sarà reale se attuata secondo i principi di sussidiarietà che il Comune deve favorire”. 


Per Nando Uggeri la soluzione è in realtà sotto gli occhi di tutti, a portata di mano: “Il Comune è come un’azienda, basta saper gestire le persone. Buccinasco non è stata governata bene per la presenza di gruppi di pressione che hanno costretto chi governava a dover rendere conto”.



Ma c’è ancora molto da dire, sulla sussidiarietà che ha fatto spesso capolino nelle repliche dei candidati e anche sulla realtà del tessuto sociale cittadino, del lavoro e dell’impresa.

Segue...


A cura di Maria Ficara e Fulvio Scova

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