Il trucco è vecchio e risaputo, ma a quanto pare ancora efficace. Ce lo segnalano alcuni anziani residenti a Buccinasco e Corsico. Di cosa si tratta? Semplice, mentre percorrete con l’auto una via non molto ampia sentite un colpo secco contro la vostra carrozzeria, ovviamente vi preoccupate, rallentate e vi fermate. Ecco che vi raggiungono due personaggi che vi segnalano che avete toccato la loro auto parcheggiata e vi mostrano i danni: uno specchietto rotto, una bozza o uno sfregio alla carrozzeria. Naturalmente sono danni di vecchia data ma riciclati per ogni truffa. Vi troverete davanti alla proposta di chiudere tutto lì, con il semplice esborso di una cifra in contanti, si va solitamente dai 20 ai 50 euro. Questo nel migliore dei casi...
Perché a volte mentre discutete con uno dei due truffatori l’altro fa man bassa di quanto contenuto nella vostra auto. Il colpo che avete sentito è naturalmente stato provocato da un pezzo di legno o da un piccolo sasso scagliato contro la carrozzeria della vostra auto. Si tratta di niente altro che di un inganno, le cui vittime preferite sono le persone anziane, più facili da intimorire, più preoccupate da eventuali complicazioni.
Pare che gli episodi ultimamente, almeno secondo quanto denunciato a chi si è rivolto a noi, si siano intensificati. La raccomandazione è quella di non farsi prendere dal timore, possibilmente attirare l’attenzione dei passanti e soprattutto rivolgersi agli agenti della Polizia locale o ai carabinieri. Il numero della polizia locale di Corsico è 02 44.75.312, quello di Buccinasco 02 45.797.265.
Truffe - Approfondimento
Un’inchiesta dell’Unione Nazionale Consumatori ha tracciato l’identikit dei truffatori: si tratta di abili seduttori, capaci di scegliere tempi e modi per far cadere nella trappola l’anziano: questo l’identikit dei truffatori che sempre più spesso scelgono tra le loro vittime anche le persone anziane.
Arrivano nelle case soprattutto di mattina, quando è più facile trovare l’anziano da solo, si presentano spesso con la scusa di conoscere un familiare e talvolta riescono a far firmare contratti capestro o a carpire informazioni sensibili come le coordinate bancarie.
Frequente il caso di persone che si spacciano per impiegati che lavorano per enti di recupero crediti e richiedono somme di denaro. A tal proposito, è bene sapere che nessuno (né una banca, né un ente di riscossione) manda un funzionario presso la nostra abitazione. Non apriamo dunque la porta e se proprio abbiamo un dubbio, facciamo una telefonata alla nostra banca per le opportune verifiche.
O ancora i truffatori fermano il malcapitato di turno per strada offrendosi di accompagnarlo alla posta o in banca con l’unico intento di reperire informazioni utili a truffarlo.
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