Lo avevano annunciato in Consiglio comunale, in occasione della votazione sul Pgt, e lo hanno messo in pratica. La lista civica “Insieme per Corsico” a fine marzo ha organizzato un’iniziativa aperta a tutti i cittadini per affrontare con loro i problemi della città e con loro pensare a possibili soluzioni. In un esercizio di democrazia diretta fino ad oggi non utilizzato dall’Amministrazione comunale (che ha negato la consultazione popolare chiesta da 1500 firme di corsichesi sulla realizzazione del nuovo Municipio).
“La democrazia diretta è spesso vista solo come un modo per allungare i tempi, ma non è così e dove viene esercitata funziona”, ci ha spiegato Maurizio Magnoni. Anche a Corsico può essere sperimentata, per realizzare quella partecipazione chiesta da molti: “Abbiamo chiesto ai cittadini di dirci in un minuto i problemi della città e indicare proposte per risolverli”. Ne è nata una discussione stimolante da cui sono scaturite nove proposte concrete: “Porteremo le prime tre in Consiglio comunale”...
Così la lista civica intende coinvolgere “direttamente” i propri concittadini che già nei mesi scorsi non hanno mancato di fare sentire la propria voce: “Hanno attivamente partecipato ai momenti informativi e con straordinario senso civico, hanno raccolto centinaia di firme con le quali chiedevano di contare di più, di essere consultati”, aveva detto Magnoni in Consiglio comunale: “Non è sempre scontato; ciò significa che dalle nostre parti c’è una comunità attenta, che intende dire la sua, sempre. Il rifiuto a concedere loro questo diritto è stato un momento nero del nostro percorso, ma forse non è finito”.
Sulla realizzazione del nuovo Municipio d’altra parte “Insieme per Corsico” si è sempre espressa in modo negativo (e anche questo ha certamente contribuito al voto contrario all’intero Pgt), definendola un’iniziativa “inadeguata e irricevibile”: “Costi esorbitanti sostenuti dal sacrificio di un patrimonio pubblico importante che lascerà il posto, guarda un po’, a nuove abitazioni. I tempi lunghi di avvio delle procedure e di realizzazione dell’opera imporranno ricalcoli continui di cui gli interessi avranno un peso determinate. La tecnologia, la riduzione dei compiti politico amministrativi, le probabili e auspicate collaborazioni tra enti e forse la cancellazione di alcuni di essi ne ridurranno inevitabilmente la portata e con essa i risultati sperati. Quindi rimarremo con gli stessi problemi ed in alto mare rispetto alla loro soluzione”.
Del nuovo Piano invece è stata apprezzata la volontà di salvaguardare le (poche) aree verdi, così come il cambiamento di rotta rispetto al passato su “quella pratica di costruire in modo disinvolto nel tessuto urbano consolidato, per esempio nei cortili”. Promossa anche la tenuta del produttivo nelle aree industriali a cui devono seguire però politiche di vero marketing territoriale, in concerto con le imprese. Di certo un ottimo biglietto da visita sarà, per la lista civica, il progetto di un’infrastruttura a banda larga caldeggiato in particolare dal consigliere Roberto Masiero e avviato dall’Amministrazione comunale con una convenzione con la città di Milano e il contributo della Provincia.
Critiche e incertezze hanno riguardato invece le aree Dicalite e Perlite (per i premi volumetrici che prefigurano un impatto forse superiore a quello delle attività in corso), la via Brunelleschi, la Cascina Guardia di Sotto, l’area ex Burgo e altre.
Maria Ficara
Indipendentemente da dove provengono le idee,credo che gli sforzi che si realizzano per aumentare la partecipazione, debbano essere considerati positivi.
RispondiEliminaAnche le proposte emerse dalla serata del 30 Marzo, possono essere una interessante innovazione per cominciare a scalfire l'abulia comportamentale che ha infettato molti cittadini.
Certamente non esiste la bacchetta magica che improvvisamente cambi la situazione. Comunque le indicazioni prospettate possono essere complementari alle forme tradizionali di consultazione.
Concretamente si possono iniziare percorsi nuovi per alcune problematiche in alcuni settori amministrativi, una sperimentazione con verifiche temporali. Mi auguro che nell'ambito politico vi sia una discussione seria senza preclusioni o censure preventive. Si può fare.
Roberto Silvestrini