Tra crisi sociale e sussidiarietà
(segue da link precedente)
Dalla crisi non si scappa, entra nella tavola rotonda così come entrerà nelle stanze di chi è destinato a governare. Renato Caporale la richiama con forza, ricorda il dramma delle piccole e medie imprese, la condizione difficile delle partite Iva e trova un uditorio attento e coinvolto. L’analisi di Fiorello Cortiana è dettagliata al punto da far pensare che la questione sia decisamente una delle sue priorità: “A Buccinasco ci sono 2400 Partite Iva, soggetti equivalenti ad operai specializzati nella passata società industriale. Non godono di nessuna rappresentanza eppure la loro funzione è fondamentale nell'economia della conoscenza di oggi. Una delle preoccupazioni del Comune è, per le sue competenze, lavorare affinché queste realtà abbiano rappresentanza e riconoscimento...
Oggi esistono o finte Partite Iva per coprire la precarietà oppure quelle "vere" sono abbandonate a se stesse, per loro non è nemmeno prevista la formazione permanente richiesta da altri settori. Eppure a Buccinasco ci sono tante competenze che andrebbero valorizzate e sarebbe interessante legarle alla formazione di imprese sociali”. E una delle possibili soluzioni è appunto rappresentata dalla sussidiarietà come chiave di uscita dal disagio sociale, come ambito dell’operare di una cittadinanza attiva, come restituzione di dignità alla politica.
Salvatore Licata nel suo programma prevede la creazione di uno “Sportello politiche attive per l’impresa e l’occupazione” per offrire informazione e consulenza nella ricerca di contributi finanziari e fondi destinati all'imprenditoria dalle istituzioni comunali, provinciali, regionali, europee, dalle fondazioni, dalle banche, dai privati e ricorda che il principio di sussidiarietà è sancito dalla Costituzione, non è una bandiera di parte: la famiglia è la base su cui poggiano la società, l'educazione, il benessere sociale ed economico ed è il primo attore della sussidiarietà.
Serena Cortinovi ricorda i punti del suo programma al riguardo: la creazione di un “Punto impresa” con bacheca annunci e spazi pubblicitari; il ripristino dello Sportello Impresa Buccinasco (SIB) per offrireconsulenza gratuita e supporto per attività di internazionalizzazione, partecipazione a bandi, organizzazione eventi commerciali; la creazione, sul sito del Comune, di uno Show Room online dove le aziende del territorio possono inserire i propri prodotti con richiami ai loro siti e un canale di vendita online.
Si colloca su un fronte diverso Claudio Mendicino secondo il quale “l’efficienza del sistema non può che passare dalla gestione diretta da parte del “pubblico” dei servizi primari (sanità, assistenza, istruzione, trasporti, …), lasciando quella di tutta una serie di importanti campi (cultura, aggregazione, sport, …) al concorso dell’associazionismo e, in generale, del terzo settore, ma sempre subordinando il tutto a regole precise di comportamento (rispetto dell’ambiente, dei lavoratori – sia sul versante salute e sicurezza che su quello retribuzione, inquadramento, garanzie occupazionali, fisco,) e, quindi, al controllo costante da parte degli organi di vigilanza istituzionalmente preposti”.
Fare una buona “manutenzione sociale” consapevoli del limite che la situazione attuale ci impone, è questa l’opinione di Giambattista Maiorano, niente sogni irrealizzabili quindi, ma attenzione a non smontare una rete di protezione sociale che ci qualifica anche nel grado di civiltà. Mentre per Uggeri: “La Lega propone la creazione di uno Sportello per i cittadini: Buccinasco è priva di una identità culturale e va rilanciata la solidarietà di vicinato.”
segue...
A cura di Maria Ficara e Fulvio Scova
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