lunedì 30 aprile 2012

200 nostalgici celebrano il Duce. Ma esiste ancora il reato di apologia del fascismo?

Duecento nostalgici della Repubblica sociale si sono riuniti a Giulino di Mezzegra (Como) per ricordare Benito Mussolini e Claretta Petacci fucilati dai partigiani il 28 aprile del 1945. Sul luogo dove avvenne la fucilazione del dittatore con la sua amante i nostalgici hanno scoperto una lapide con le fotografie di entrambi che e' stata benedetta da don Luigi Barindelli. I nostalgici sono arrivati sul posto in corteo con una bandiera tricolore con al centro un'aquila. Dopo un breve discorso e' stato suonato il silenzio quindi e' stato gridato tre volte ad alta voce il nome di Benito Mussolini e in coro e' stato risposto 'Presente'... 

La manifestazione si e' svolta senza alcuna tensione. Soprattutto si è svolta senza alcun intervento delle autorità nonostante per l’occasione si sia palesemente consumato un reato previsto dalla legge. L'apologia del fascismo è infatti un reato previsto dalla legge 20 giugno 1952, n. 645 che all'art. 4 sancisce il reato commesso da chiunque «pubblicamente esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche». 

Evidentemente le autorità preposte, troppo occupate a NON risolvere e a NON trovare i colpevoli di delitti privati e pubbliche stragi, non hanno trovato il tempo per intervenire.

Fulvio Scova

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