venerdì 28 giugno 2013
CESANO BOSCONE - La maggioranza diserta il Consiglio comunale di martedì scorso
“Martedì 25 giugno, alle ore 21, presso la Sala delle Carrozze di Villa Marazzi, in via Dante Alighieri 47, è convocato il Consiglio Comunale. In caso di seduta deserta, la riunione in seconda convocazione è fissata per lunedì 1° luglio alle ore 18”. Scriveva così il sito web del Comune di Cesano Boscone qualche giorno fa per avvisare la cittadinanza dell’appuntamento con il Consiglio comunale...
E scriveva così evidentemente con cognizione di causa, perché la seduta alla fine è stata effettivamente rinviata alla seconda convocazione.
La sala consiliare, nella serata di martedì scorso, è rimasta dunque vuota con la maggior parte della maggioranza che ha deciso di disertare l’aula (solo il Consigliere Addonisio ha presenziato) e con un’atmosfera sinceramente surreale. Non che le frizioni tra giunta e maggioranza siano una notizia sconvolgente nello scoppiettante scenario di Cesano Boscone. Non che siano una novità le continue striature che solcano il viso di un’amministrazione oramai seriamente stanca. Una giunta che per quattro anni si è vista spesso costretta a raccogliere i cocci sparsi, rappresentati dai partiti che hanno sostenuto (?) Vincenzo D’Avanzo a sindaco nel 2009. E che ora sta per concludere il proprio complesso percorso amministrativo seguendo la medesima falsariga del quadriennio appena trascorso: in modo enormemente tortuoso. Nel Consiglio comunale (che è stato rinviato a lunedì 1 luglio, alle ore 18.00) si sarebbero dovute decidere le sorti della società Progetto Cesano S.r.l. e teoricamente si sarebbe dovuti procedere all’approvazione del Bilancio preventivo del 2013.
A tal proposito abbiamo visto settimana scorsa come Corsico ad esempio stia realmente facendo fatica a far quadrare i conti. Abbiamo raccontato, in questi mesi, come ogni settimana tutte le amministrazioni locali sotto la nostra lente d’ingrandimento siano state costrette con costanza a ricorrere a straordinari, per mantenere dei Bilanci minimamente sani. Incalzate dalle opposizioni che però spesso non hanno saputo offrire reali alternative – perché di alternative, spesso non ce ne sono oggettivamente state- . Costrette a tali straordinari non solo dalle conseguenze dei propri errori del passato, ma anche dalle costrizioni sempre più stringenti e rigide del Governo centrale, incapace di attuare una spending review seria su se stesso, ma bravissimo ad usare il pugno duro sugli enti suoi “sottoposti”.
Ad ogni modo, la situazione a Cesano rimane ad oggi decisamente delicata. E l’opposizione, come ampiamente prospettabile, è insorta. Massimo Mainardi (Lista Civica ‘La Svolta’), in un duro comunicato stampa, ha definito privo di rispetto il comportamento della maggioranza. “Il PD di Cesano subito dopo aver organizzato un convegno sul futuro della nostra cittadina, si comporta come i politici a livello regionale e nazionale. Fa chiacchere” ha affermato l’ex candidato a sindaco nel 2009, che ha proseguito: “I consiglieri PD si sono dimostrati talmente interessati al nostro futuro che non si sono presentati, forse non hanno avuto il coraggio di approvare un bilancio che sta in piedi solo se si riuscirà a vendere l’area a verde di Via Don Sturzo al q.re Tessera, oppure non hanno avuto il coraggio di affrontare la chiusura della società Progetto Cesano”.
Evidentemente con un’atmosfera così tesa, lunedì prossimo si prospetta una serata difficilissima. L’ennesima, per la giunta D’Avanzo. L’ennesima per un Comune che necessariamente ha bisogno di compattezza per poter portare a compimento un Bilancio così instabile.
Con la speranza che la ‘Notte Blu’, organizzata per sabato 29, non diventi Nera appena quarantotto ore più tardi.
Davide Mamone
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