sabato 1 giugno 2013

CESANO BOSCONE - In periodo di crisi, CesanoLab è un esempio


Il progetto CesanoLab e la “Casa dei giovani” interessano. Non solo per le proposte e la capacità di coinvolgere un numero sempre crescente di ragazze e ragazzi. Ma anche per l'idea di fondo, che ha valorizzato il ruolo di cooperative sociali senza alcun onere per l'ente...
Ed è questa idea di politica pubblica, concretizzatasi con la realizzazione e l'affidamento della gestione della struttura di via Trento, al centro dell'incontro in programma mercoledì 29 maggio, quando l'assessora alle politiche giovanili Marina Morandotti accoglierà la sua omologa di di Sesto San Giovanni, Elena Iannizzi.

“La nostra esperienza, che ha ottenuto anche un riconoscimento dalla Fondazione Sodalitas – spiega l'assessora Morandotti – interessa soprattutto per il percorso che abbiamo attivato, fin dalla fase di predisposizione del bando. È una buona prassi che ci fa piacere condividere con altri enti locali”. La delegazione si recherà poi nella struttura.


D'altra parte, l'investimento per le politiche giovanili è uno dei capisaldi dell'Amministrazione cesanese da almeno un ventennio. Da un centro giovani a due. E poi l'evoluzione del progetto grazie a un'iniziativa di ascolto del territorio e il tentativo di individuare interventi che rispondessero maggiormente alle aspettative di ragazze e ragazzi. Un confronto che ha portato alla chiusura dei due centri, per creare una struttura all'avanguardia, gestita oggi da cooperative in associazione temporanea d'impresa all'interno di uno spazio architettonicamente innovativo, messo a disposizione dal Comune e fatto costruire da un operatore privato in via Trento a scomputo di oneri.

Il progetto ha la particolarità di autofinanziarsi con i ricavi ottenuti dal bar e di essere autonomo in tutto e per tutto, anche per quanto riguarda i consumi energetici della struttura, sulla quale sono stati installati dei pannelli solari. Grazie a queste caratteristiche, l’iniziativa di CesanoLab è stata anche premiata, il 3 ottobre dell'anno scorso, con un attestato di merito da Sodalitas, l’associazione di Assolombardia, “per la sua originalità e per l’impegno profuso nel cercare di promuovere la vita sociale di un Comune di provincia”. 

2 commenti:

  1. seriamente ragazzi non scherziamo, la Morandotti voleva di quella struttura un centro per autistici finanziato dalla fondazione Cariplo, ora che funziona sale sul carro dei vincitori. Ps sono un assiduo frequentatore del centro e si è vista 1 volta .. quando c'è stata la riunione di "Cesano Cambia" nuovo movimento politico a Cesano.

    RispondiElimina
  2. Ma se tutti erano per farci un centro autistici perché l'hanno fatto poi? mi sembri troppo critico

    RispondiElimina