I passi importanti compiuti – con il
lavoro congiunto di Amministrazione, esperti legali e ambientali, Arpa,
Provincia, Procura della Repubblica – le difficoltà incontrate, le possibili
soluzioni, le proposte: ad un anno dall’insediamento, l’Amministrazione organizza per lunedì 24 giugno alle 21 alla Cascina Robbiolo un’assemblea
pubblica per ascoltare e dialogare con i cittadini del quartiere Buccinasco
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“Invito tutti i cittadini a partecipare
all’incontro, – afferma il sindaco Giambattista
Maiorano – in tanti aspettano questa assemblea da mesi, ma non sarebbe
stato serio da parte nostra convocarla prima. Molto più serio è stato il lavoro
per tentare di risolvere al meglio e nell’interesse di tutti sia le questioni
legate alla presenza di rifiuti sia alla Convenzione che vincola i condomini a
precisi doveri. Ora però serve il contributo di tutti per ridare finalmente
dignità al quartiere”. Proprio ai cittadini di via Guido Rossa si chiede
un’ampia partecipazione non solo per fare il punto della situazione dal punto
di vista ambientale e legale, ma anche per raccogliere le proposte degli stessi
cittadini con cui il sindaco e la sua maggioranza intendono condividere passi e
decisioni, con la massima trasparenza e nel rispetto delle regole e del bene
comune.
All’ordine del giorno, in particolare, il
piano di caratterizzazione delle aree inquinate, le prospettive per la
successiva rimozione dei rifiuti e i rapporti tra il Comune e i proprietari
dell’area privata ad uso pubblico del quartiere (la piazza). Oltre al sindaco e
a tutta la Giunta, saranno presenti i tecnici comunali e il gruppo di lavoro
che da quasi un anno affianca l’Amministrazione (l’avvocato Alberto Marelli,
l’ingegnere Luca Del Furia, esperto in bonifiche che ha seguito il caso di
Santa Giulia e i tecnici della società specializzata Lybra Ambiente e
Territorio).
Il lavoro non è stato facile, né purtroppo breve:
la partenza lo scorso anno è stata a dir poco in salita, fin dal primo atto di
luglio con cui il Comune intimava all’operatore di presentare tutta la
documentazione necessaria (e mai presentata prima) che attestasse la
destinazione e la classificazione del materiale rimosso dalle aiuole della
piazza centrale. Documentazione risultata talmente poco chiara da indurre
l’Amministrazione a presentare una nuova denuncia alla Procura della Repubblica.
Poi la battaglia legale (non ancora terminata) per il sequestro conservativo
dei beni dell’operatore. E contemporaneamente, il piano di smaltimento dei
rifiuti: di concerto con Provincia e Arpa, stiamo effettuando nuovi prelievi,
oltre 150 carotaggi nei terreni sotto sequestro, proprio per capire come
intervenire per la rimozione dei rifiuti. I lavori di smaltimento dureranno tra
i dodici e i sedici mesi, secondo differenti ipotesi da valutare con la
comunità.
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