“La situazione è stata ed è tuttora giuridicamente complessa e per affrontarla abbiamo voluto ‘ingaggiare’, per usare un termine calcistico, i migliori professionisti e tecnici a disposizione”...
E ancora: “Non ho mai avuto timore di intraprendere un’assemblea pubblica con i cittadini di questo quartiere, semplicemente abbiamo deciso di aspettare il momento giusto, quando potevamo offrirvi delle novità e non dei resoconti del passato: personalmente accetto applausi e fischi senza problemi e guardo a come amministrare, al di là di tutto”. Il sindaco di Buccinasco Giambattista Maiorano ha voluto aprire con toni piuttosto decisi l’assemblea pubblica di lunedì 24 giugno presso la Cascina Robbiolo. L’incontro è stato organizzato per affrontare un argomento che nel territorio di Buccinasco è sempre stato considerato delicato, sin dal 2004: la gestione del Quartiere Buccinasco Più.
Partiamo con una premessa. L’amministrazione Carbonera, la società Finman Spa e i futuri residenti del quartiere si erano legati oramai nove anni fa in una Convenzione (valida fino al 2024), secondo la quale le manutenzioni ordinarie e straordinarie sarebbero pesate a carico della seconda delle tre parti coinvolte. Il problema sta nel fatto che, nonostante siano passati così tanti anni, sulla piazza non è ancora stato effettuato pieno collaudo; di conseguenza non c’è stato nessun intervento da parte della società Finman Spa e la situazione è ai limiti del disastro. La piazza ad oggi è sporca, colma di rifiuti, indecorosa e francamente inguardabile, come ampiamente ripetuto durante tutta la serata da più parti. Le giunte che si sono susseguite sino ad oggi non hanno ancora saputo risolvere la situazione, né fronteggiare quella che è a tutti gli effetti un’emergenza ormai giunta al limite.
La società Finman, in un contesto così delicato, è chiaro che abbia grosse e marcate responsabilità: il Comune, sotto la giunta Maiorano, dopo le strategie attuate dal Commissario Prefettizio nel suo periodo di Governo risoltesi in un nulla di fatto, ha chiesto un risarcimento di 15 milioni di euro alla società per la rimozione dei rifiuti dell’area inquinata. Ma, come possiamo immaginare, i tratti del destino di questa azione legale sono ancora ampiamente nebulosi. Così come quelli del quartiere.
Un quartiere che ha ricevuto le attenzioni non solo dei media locali per tanti ed ininterrotti mesi, ma anche della Procura di Milano che ha aperto un’inchiesta sulla questione legata alla presenza di materiale inquinante che si trova al di sotto della superficie della piazza principale. In tal senso, nei prossimi giorni, inizieranno le operazioni di carotaggio su tutta l’area per capire se basterà liberarla dagli attuali rifiuti, se sarà necessaria una bonifica e se sì, quanto quest’ultima dovrà essere ‘profonda’.
Il primo cittadino, assieme al suo vice sindaco Rino Pruiti e alla squadra di “tecnici” che stanno gestendo la situazione, ha avanzato due ‘opzioni’ percorribili in caso di un certo riscontro delle analisi: la prima, quella di una bonifica parziale dal costo di 5-8 milioni; la seconda, quella di una bonifica complessiva dal costo di 8-11 milioni. Cosa tutt’altro che scontata, c’è da vedere in che modo eventualmente il Comune potrebbe trovare quel denaro; non facile da capire come cosa, specialmente in questo periodo tanto delicato per le casse di tutte le realtà comunali.
Del resto la volontà di richiesta del risarcimento, ha spiegato l’amministrazione, va sostanzialmente in tal senso. Oltre che per ottenere un risarcimento morale da parte di una società che non ha saputo o voluto rispettare la parte del suo accordo, anche per coprire i costi delle conseguenze alle inadempienze.
Intanto, però, la piazza rimane ancora in precarie condizioni. Ed è per renderla un minimo decorosa che la Giunta ha avanzato una proposta ai cittadini del Quartiere Buccinasco Più verso la fine dell’assemblea. I termini di questo nuovo potenziale quadro sono i seguenti. L’amministrazione si farebbe carico della rimozione dei rifiuti, dell’eventuale spalatura della neve nei mesi invernali e della rimozione dei molto poco estetici manufatti (non a caso rinominati sarcofagi dal sindaco in più e più occasioni durante la serata) ai lati della piazza; ai cittadini, invece, spetterebbero le spese della gestione ordinaria del verde della piazza, che teoricamente non sarebbe dovuta essere a carico loro. Il costo stimato, va detto sinceramente, per i cittadini sarebbe minimo: dai 3€ ai 5€ a famiglia, ogni anno.
Ora la palla passa a loro che, dopo anni di bocconi amari, sentono fisiologicamente il bisogno di guardare al futuro. Magari, con un minimo di ottimismo.
Davide Mamone
#Buccinasco fateci caso: in tutte le cronache locali nessuno evidenzia più che il Q.re è stato inquinato dalla mafia che qui si chiama ‘ndrangheta. Nessuno osa più parlare e usare il nome giusto dei colpevoli. Anche durante l’assemblea pubblica sono stato il SOLO a dirlo. Non è un vanto ma lo scrivo solo per evidenziare un FATTO che NON MI PIACE.
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