venerdì 14 giugno 2013

ATTUALITA' - Appello BIS anche per il processo “Parco Sud”


E’ un caso che si può etichettare come “Cerberus bis”. E per questo, anche stavolta, ci sarà un Appello bis.
Dopo che per il Processo Cerberus c’era stato bisogno di ripetere il secondo grado in Appello (con la conferma delle medesime condanne, come vi abbiamo raccontato nelle scorse settimane), anche il procedimento relativo al Parco Sud necessiterà di ritornare al secondo grado, prima di accedere eventualmente in Cassazione...

L’operazione Parco Sud, che nel novembre 2009 aveva portato all’arresto di presunti boss legati a una delle cosche più radicate nel Sud Milano, aveva coinvolto anche nomi di insospettabili. In primo grado, nell’ottobre 2010, al termine del processo con rito abbreviato sulle presunte infiltrazioni della ’Ndrangheta nel settore edile e del movimento terra nel Sud Ovest, erano arrivate condanne fino a 8 anni e 8 mesi di carcere. E l’impianto accusatorio era stato confermato anche in appello nel 2012, con lievi riduzioni di pena.

Ora però la prima sezione della Cassazione ha chiesto di ripetere quest’ultimo grado. Il motivo? La condanna si basa sulla duplicazione del reato associativo già contestato in Cerberus e come previsto dal principio del ne bis in idem, non si può giudicare due volte per lo stesso reato.

Al momento, dunque, sono rinviate le condanne per associazione mafiosa per Domenico Papalia, Domenico, Francesco, Rosario e Salvatore Barbaro e Antonio Perre. Soddisfatti i legali difensori Ambra Giovene e Gianpaolo Catanzariti: “Le nostre tesi in favore di Salvatore e Domenico Barbaro finalmente trovano ascolto in Cassazione e la soddisfazione è doppia visto che anche nel processo Cerberus, un anno fa, c’è stato l’annullamento con rinvio per il reato associativo”.

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