L’Amministrazione comunale ha deciso di promuovere il ricorso a cooperative sociali di tipo B per favorire percorsi di integrazione e inserimento lavorativo a favore di cittadini in situazione di disadattamento sociale ed emarginazione dal mercato del lavoro...
Offrire opportunità di integrazione per persone disoccupate o escluse dal lavoro perché in condizioni di svantaggio sociale, attraverso il ricorso alle cooperative sociali di tipo B. È quanto ha deciso l’Amministrazione comunale che intende attuare appieno i principi di promozione e integrazione sociale dell’articolo 45 della Costituzione italiana secondo cui la Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità.
“Abbiamo approvato un atto di indirizzo importante – afferma l’assessora ai Servizi alla persona Clara De Clario – che, attraverso l’utilizzo di leggi specifiche, ci permette di creare opportunità di integrazione sociale attraverso il lavoro per le persone che vivono una situazione di disagio. Si tratta del primo tassello di un progetto più ampio che l’Amministrazione intende portare avanti proprio per favorire l’inserimento lavorativo e sociale di chi oggi è in difficoltà e promuovere così le pari opportunità lavorative anche a chi è diversamente abile o svantaggiato”.
L’Amministrazione intende attivare un dialogo proficuo con le cooperative sociali di tipo B operanti sul territorio, in base alla legge 381, in modo che possano partecipare e condividere l’assegnazione e l’affidamento di alcune attività in diversi settori: dai servizi di facchinaggio e raccolta dei rifiuti ingombranti alla gestione della piattaforma ecologica, da piccole commissioni, manutenzioni e opere di tinteggiatura alla sorveglianza e la pulizia dei locali scolastici usati nel pre e post scuola fino al trasporto di alunni e pasti.
“Il problema del lavoro – conclude il sindaco Giambattista Maiorano – tocca da vicino anche il nostro territorio, ogni giorno riceviamo richieste di aiuto da parte di chi ha perso il lavoro e cresce sempre di più l’area del disagio, mentre gli Enti locali hanno meno fondi a disposizione per gli aiuti. Proprio per questo tengo particolarmente a questo atto di indirizzo della nostra Amministrazione che, evitando le pratiche semplicemente assistenzialistiche, tenta di favorire il recupero socio-lavorativo, in aiuto ai cittadini in situazioni di disadattamento sociale ed emarginazione dal mercato del lavoro”.
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