“Brenntag ha formalmente presentato in Regione una richiesta di "Ampliamento della capacità di stoccaggio di Oli minerali del deposito Brenntag da realizzarsi in Comune di Trezzano sul Naviglio (Mi)".
Il Comitato per la Tutela dell'Uomo e dell'Ambiente rivolge un appello ai Comitati cittadini, ai Partiti politici e alle Associazioni ambientaliste per la messa a punto di strategie di dissenso che blocchino l'arroganza di questa multinazionale, anche in considerazione dell'allarmante incendio avvenuto nel suo stabilimento venerdì, 20 gennaio”. Questa in sintesi la dura presa di posizione del Comitato per la Tutela dell’Uomo e dell’Ambiente in relazione alla recente richiesta della multinazionale. Pronta e altrettanto dura la risposta:...
“Il nostro obiettivo è orientarci verso i cosiddetti prodotti di specialità e a ridotto impatto ambientale. E la richiesta di poter stoccare quantità maggiori di oli di vaselina per l'industria farmaceutica va proprio in questa direzione. Non abbiamo presentato domanda, come invece si vuol far credere, per un ampliamento strutturale, perché nei nostri attuali magazzini c'è lo spazio sufficiente”: l'amministratore delegato di Brenntag spa Nicola Tortorella replica alle accuse del Comitato cittadino.
L'olio di vaselina è una tipologia non pericolosa per l'uomo e per l'ambiente e non è infiammabile, tanto che, quando viene trasportato, non deve essere sottoposto ai rigidi vincoli delle norme europee per il trasporto (il cosiddetto Adr – Accorde dangereux routier) – prosegue un comunicato della multinazionale.
Tra l'altro, lo spostamento verso la commercializzazione di questi prodotti è legato al calo delle tipologie più tradizionali, in continuo declino.
Brenntag considera anche non corretto ritenere che l'aumento della quantità richiesta possa incidere significativamente sul traffico.
“Oggi nello stabilimento di Trezzano – spiega l'operations manager, Mauro Parenti – il traffico giornaliero medio è di 80 camion. Ampliando il quantitativo di oli minerali avremo forse dodici mezzi in più all'anno, cioè uno al mese”. Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco Tomasino: “L’Amministrazione comunale di Trezzano si esprime per atti formali. Non rincorre sospetti o voci e preferisce la sostanza dei provvedimenti amministrativi al fumo ideologico dei pregiudizi”: il sindaco Giorgio Tomasino ritiene ingiustificate le affermazioni della portavoce del Comitato per la tutela dell'uomo e dell'ambiente, che ha chiesto oggi “una verifica con chiarimenti all'Amministrazione” in seguito a una domanda presentata dalla società chimica Brenntag di ampliamento della quantità di merce da stoccare nello stabilimento di via Boccaccio 3.
“Credo sia corretto attendere l’esito della verifica avviata dagli uffici comunali fin dalla fine di dicembre – prosegue il primo cittadino - prima di attaccare chi si sta impegnando al massimo per portare avanti l'istruttoria del Pgt, che prevede la delocalizzazione dello stabilimento Brenntag”.
E anche sulla richiesta di ampliamento delle sostanze di stoccaggio, il sindaco è categorico. “Abbiamo scritto agli uffici regionali – precisa Tomasino - esprimendo parere contrario per una serie di motivazioni”.
Intanto il Comitato ha diffuso un’immagine (che trovate in apertura di questo pezzo) del momento in cui si è sviluppato l’incendio lo scorso 20 gennaio sostenendo che la Brenntag ha preferito non renderla fino ad ora pubblica.
Nel ringraziarvi per la completezza delle informazioni fornite, si precisa che l'immagine riprodotta non è mai stata in possesso di Brenntag spa e quindi l'affermazione "ha preferito non renderla fino ad ora pubblica" è priva di ogni fondamento. Lascia perlomeno perplessi che un Comitato voglia strumentalizzare un evento provocato, come accertato, da un "arco elettrico" determinato da una cabina esterna allo stabilimento. E che diffonda una sua foto dalla quale risulta esclusivamente quanto è accaduto e mai nascosto: sono andate a fuoco alcune cisternette vuote in polietilene, che è il più comune tra le materie plastiche. Il fumo è chiaramente nero perché questo succede quando si incendia della plastica. E le fiamme sono state spente in pochi minuti.
RispondiEliminaGli stessi amministratori locali, quali rappresentanti di tutti i cittadini, hanno potuto accertare dove e cosa fosse successo. Anzi, quando il 31 gennaio c'è stata la visita al deposito di via Boccaccio, il presidente del Comitato non ha voluto nemmeno visitare, come hanno invece fatto tutti i consiglieri comunali presenti, il luogo dell'incendio. Si sarebbe accorto di persona che l'episodio si era verificato in un'area molto limitata.
Un'ennesima strumentalizzazione di alcune persone (che hanno una visione preconcetta e distorta delle attività svolte da un'azienda che considera la sicurezza una priorità assoluta) per evitare un confronto su temi seri, di fronte ai quali Brenntag non si è mai sottratta.
Ufficio stampa Brenntag Trezzano sul Naviglio (MI)