lunedì 9 gennaio 2012

GRANDE CITTA' - Quando un normale arresto diventa “eccellente”

I fatti sono presto detti, un paio di giorni prima di Natale i carabinieri della Compagnia di Abbiategrasso arrestano a Gaggiano un uomo di 28 anni, nella sua abitazione vengono trovati 140 grammi di cocaina, 20 di hashish, tre di marijuana e un paio di bilancini. L’accusa è quella di spaccio di stupefacenti in collaborazione con un complice, in particolare la zona interessata dalla presunta attività delittuosa sarebbe quella tra Gaggiano e Rosate.

Una notizia che solitamente merita poco più di una cosiddetta “breve”, un paio di colonne al massimo, tenuto conto che sotto le feste la vita sociale rallenta e le pagine vanno comunque riempite. Ma in questo caso un noto settimanale locale decide che vale la pena andare ben oltre e aggiungerci un pizzico, una manciata diremmo, di pepe e spezie varie e anche un po’ di veleno per dirla tutta... 

L’arrestato infatti si chiama Alessandro Ciocca ed è figlio di Vittorio Ciocca dirigente scolastico a Trezzano e Buccinasco e soprattutto candidato sindaco, per la Federazione della Sinistra, alle primarie del centro sinistra in vista delle imminenti elezioni comunali nella stessa Buccinasco. 

Ecco che di colpo la notizia cambia volto, da banale diventa eccellente e si merita addirittura l’apertura in prima pagina con tanto di cinque colonne con foto, del padre non dell’arrestato, all’interno. Che un padre, così come la sua famiglia, sia ovviamente colpito e turbato (Ciocca comunque crede nell’innocenza del figlio e sottolinea l’assoluta apparente normalità della sua vita quotidiana) da un simile evento è scontato, che ne debba diventare il protagonista principale con tanto di titoloni da prima pagina lo è ovviamente meno, soprattutto in considerazione del fatto che il figlio in questione è un quasi trentenne del tutto responsabile, esclusivo, delle proprie azioni e non un minorenne o un adolescente in crescita (e questo dovrebbe valere anche in Italia dove ci si definisce e autodefinisce giovani fin sulla soglia della quarantina). 

Il modo in cui la notizia è stata data in pasto al pubblico non è ovviamente andato giù al partito di riferimento di Vittorio Ciocca (che ne conferma in ogni caso la candidatura alle primarie) che in un comunicato censura “Lo squallido tentativo del quotidiano (in realtà settimanale, ndr) “ – che, con un titolone “strillato” in prima pagina, cerca di istituire un collegamento tra la vita privata del figlio di Vittorio Ciocca e la vita politica e professionale del padre – è un’operazione becera e offensiva per la dignità di una persona già durissimamente provata dal punto di vista personale, messa in atto soltanto per screditarla politicamente e magari con la speranza di vendere qualche copia in più del giornale.”

Il comunicato sottolinea inoltre che “Vittorio vive questo momento drammatico come lo vivrebbe qualsiasi altro genitore; la situazione è per lui ancora più difficile in quanto ha accettato di candidarsi per le Primarie del Centrosinistra a Buccinasco, motivo dal quale, crediamo, nasce l’accanimento scandalistico del titolo del giornale. Noi non chiederemo a Vittorio di ritirare la propria candidatura e rinnoviamo senza indugi la nostra fiducia e stima, personale e politica.”

Fulvio Scova 

16 commenti:

  1. Collegare le vicende dei figli a quelle dei padri, non si dovrebbe mai fare, perchè sono individui diversi, autonomi,ognuno con la propria personalità, indipendenza e libero arbitrio.
    Anche se, nel caso specifico, non si può non rimarcare che un vizio come quello addebitato al giovane Ciocca, in genere, si contragga in giovane età, presumibilmente quando era ancora sotto la patria potestà.
    Forse lì c'è stato un "buco" nel controllo dei comportamenti del figlio e, se questi casi non vengono bloccati subito con decisione, poi il problema degenera e non si riesce più ad arginarlo.
    Non conosco i dettagli ( e non ci tengo a conoscerli) ma sono situazioni spiacevoli e dolorose per le famiglie.
    Chi vuole specularci sopra è poco meno di uno sciacallo e merita riprovazione.
    Nel contempo chi, da educatore, si ritrova un figlio apparentemente educato molto poco bene, dovrebbe evitare di candidarsi per cariche pubbliche che prevedano di occuparsi della gente. Personalissima opinione.

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  2. Dissento dalla tua personalissima opinione, per una ragione davvero semplice: un uomo di 28 anni, con la sua vita e il suo lavoro, si trova sufficientemente lontano dall'intervento educativo dei suoi genitori da deviare dalla "buona strada" senza mettere in pregiudizio le qualità educative dei genitori stessi.
    Da figlia, anche se vivo ancora con i miei familiari, moltissime volte ho deluso le loro aspettative facendo proprio le scelte che mi consigliavano di non fare, e non mi sognerei mai di considerarli responsabili per i miei sbagli.
    Non capisco perchè il principio della responsabilità personale possa venire meno quando un genitore, oltre a essere tale, si candida ad un ruolo pubblico, e questo è anche il motivo che ci ha spinti a rispondere con un comunicato così aspro.
    Non vedo (e non vediamo) in che modo questa vicenda possa dirci qualcosa sul futuro operato politico del candidato Sindaco Vittorio Ciocca, o anche semplicemente sul passato operato del compagno, Vittorio Ciocca.
    Quanto alle disgustose speculazioni politiche talvolta mascherate da solidarietà, mi associo in pieno alla riprovazione, ed all'abusato e volgare termine "infame", preferisco quello usato da te "sciacallo"

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  3. Scusate, ma siamo alla follia.
    Non solo la presunzione di innocenza non frega più a nessuno, ma addirittura si estende la presunzione di colpevolezza ai genitori!!!
    E se, per caso, non solo fosse innocente, ma non fossero nemmeno veri gli "indizi" che gli inquirenti hanno spiattellato alla stampa?
    Solidarietà al Professor Ciocca che ho avuto il piacere di conoscere per le sue doti di apertura mentale e pragmatismo.

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  4. Ero certissimo che il mio intervento avrebbe provocato reazioni disparate: controllate e riflessive da un lato e un po' esagitate dall'altro.
    Parto naturalmente dal presupposto che il giovane sia colpevole perchè gli hanno trovato in casa sostanze stupefacenti in buona quantità , due bilancini e quant'altro:
    cos'altro serve, a meno che non si tratti di un complotto internazionale, per capire che siamo di fronte a un consumatore di droghe, se non addirittura a uno spacciatore?
    Detto questo, un giovane non si ritrova in quello stato a 28 anni come per magia.
    Il problema parte da lontano.
    Ho avuto tre figli maschi, e so quel che dico.
    Tra scuole che frequentavano e amicizie di quartiere, non sono mancati momenti di "rischio" molto consistenti. Però, sia io, ma soprattutto mia moglie, abbiamo vigilato con la massima attenzione, intervenendo duramente in certe situazioni per sventare rischi.
    Per fare qualche esempio, a tavola, prendevo il giornale e facevo vedere loro alcuni titoli : "20 anni: stroncato dalla droga".
    E spiegavo a tutti e tre che chi faceva quella fine aveva cominciato con le "canne" per poi passare ad altro. E morivano tutti giovanissimi.
    E ogni due o tre giorni, facevo vedere loro titoli analoghi, sempre spiegando che non è coraggioso, nel gruppo, chi fuma, ma CHI NON FUMA!
    Non mi dilungo: è stato un lungo e faticoso lavoro per impedire loro di cadere nelle trappole. Li abbiamo impegnati in una decina di sport (nuoto, basket, calcio, ippica, tennis etc.) con notevoli sacrifici, in particolare di mia moglie. Ma io sempre presente.
    Dunque, i miei figli a 28 anni erano tutti diplomati, laureati, con un posto di lavoro e un futuro discreto da affrontare. E solo uno ha fumato qualche sigaretta normale.
    La mia ferma convinzione dunque è che i figli a 28 anni sono come li ha forgiati la famiglia.
    Ed è inutile fare sceneggiate, caro Cereda.

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  5. Esimio Dottore, Psicologo, Pedagogista e quant'altro Signor Belisari,
    La prego con tutto il mio cuore, almeno in quest'occasione di zittirsi. Grazie.
    Grazia Campese

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  6. Beato te che sei sicuro sia vero quello che leggi sui giornali e dai quindi per scontato tutto ciò che ne segue, io ho esperienze diverse.
    Non faccio sceneggiate, ma nemmeno accetto che il garantismo abbia senso solo quando viene colpito uno della mia parte politica, tutto qui.
    Il mio commento comunque non era riferito al tuo ma all'articolo che faceva sensazionalismo sulla cosa, giusto per chiarire.

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  7. @Cereda solo una precisazione: non ho accennato alla presunzione di innocenza solo perchè è un principio così elementare che mi sembrava pleonastico ribadirlo, e ho preferito concentrarmi su altri argomenti... ovviamente la mia solidarietà non va solo a Vittorio, ma anche ad Alessandro Ciocca, che (ricordiamocelo) sarà colpevole solo se lo dimostrerà il processo!

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  8. @Cereda solo una precisazione: non ho accennato alla presunzione di innocenza solo perchè è un principio così elementare che mi sembrava pleonastico ribadirlo, e ho preferito concentrarmi su altri argomenti... ovviamente la mia solidarietà non va solo a Vittorio, ma anche ad Alessandro Ciocca, che (ricordiamocelo) sarà colpevole solo se lo dimostrerà il processo!

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  9. Sig.ra Grazia, si zittisca lei che a quanto vedo,non ha nulla da dire.
    Loris.
    So benissimo che quello che scrivono i giornali spesso è falso o esagerato ad arte.
    Nel tuo caso certamente lo è stato e spesso l'ho denunciato nei blog.
    Le tristi vicissitudini di innocenti massacrati da giustizia e media mi è ben presente.
    In questo caso, siccome non si tratta nè di omicidio nè di corruzione, mi sembra che i giornali e i Magistrati non abbiano grandi spazi per alterare la realtà.
    Se però ci fosse qualcuno che potesse escludere, padre compreso, che il ragazzo si droga o spaccia, farò ammenda delle mie affermazioni.
    Il principio da me enunciato in ogni caso lo ritengo sempre valido: è la famiglia che forgia i ragazzi fino alla maggiore età. Poi è difficilissimo che "deraglino".
    Sono intervenuto solo per dire questo.
    Ora non avrei più altri commenti da fare.

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  10. La faccenda mi sembra molto delicata e complessa. Io sono insegnante alla scuola media e contemporaneamente moglie e madre di due figli ancora piccoli.
    1. Finché non si è processati e condannati, si è ancora innocenti (e questo deve essere un principio sacrosanto e condiviso da tutte le parti politiche)
    2. A 28 anni si è pienamente responsabili delle proprie azioni. Nel bene e nel male. E nessuno è immune dal male, essendo noi tutti mai bianco e mai nero, ma diverse sfumature di grigio. Se è vero quel che si è scritto del giovane Ciocca, ho semmai compassione per lui per essersi lasciato vincere dal male, ma la vita è un cammino di apprendimento e gli auguro di potersi rialzare. Se è falso, tendo a credere al complotto contro la candidatura del padre.
    3. Conosco il dirigente Ciocca perché è stato nostro presidente di commissione ad un esame e potrei ritrovarmelo come mio dirigente nei prossimi anni a Trezzano. Credetemi, non sono nessuno, per cui quel che dico è il mio libero pensiero: è proprio il dirigente che desidererei avere perché dotato di grande forza, grande lucidità di pensiero e grande umanità. E' stimato da tutti. Quando ho sentito di suo figlio, non potevo crederci.
    4. I genitori non possono considerare i figli come loro appendici. Non sempre i meriti da loro acquisiti sono ascrivibili all'educazione dei padri. Esiste il libero arbitrio ed esiste indipendetemente dalla legge e dall'età. Esiste perché siamo individui e non appendici di individui. Siamo tutti fallibili, ma tutti in grado di scegliere se continuare a sbagliare o redimercii. Più che al padre, io penso a quel ragazzo. A 28 anni la vita non è finita. Ha ancora molte occasioni. Che sia vera o no l'accusa è lui che sta soffrendo di più. Spero che il padre gli stia vicino con la stessa forza, lucidità di pensiero e umanità che dimostra nel suo lavoro. Solo così potrà aiutare suo figlio a rialzarsi.
    Questo è il mio modesto pensiero. Saluti.
    Michela Soldo

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  11. Belisari...lei è proprio un poverino.
    Come si permette di insinuare che gli accadimenti legati al Ciocca siano da attribuire alla mancanza di attenzione dei genitori.

    Ma in che mondo vive lei?
    Le cose, anche con i figli, non vanno sempre come si sono desiderate, anche quando si è lavorato duramente per ottenerle...

    Spero solo che le Sue sparate non siano sempre pensate per creare solo polemiche o per attendere e poi analizzare dall'alto della sua esperienza di vita le reazioni della gente.

    Spero per lei che non succedano spiacevoli accadimenti tra i suoi affetti, altrimenti tutte le sue belle certezze cadrebbero come un castello di sabbia.


    Auguri ... caro Bellisari

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  12. Lucca,
    ho detto chiaramente come la penso.
    Lei non è d'accordo? Liberissimo.
    Ma eviti di fare considerazioni un tanto al chilo : altrimenti appare chiaro che il poverino è lei egregio Luca.

    Gentile signora Michela,
    non ho dubbi sulle specchiate doti del prof. Ciocca.
    Quando però si entra in lizza per occupare un
    ruolo da Sindaco di una cittadina, si è esposti e coinvolti più ancora del sindaco di una metropoli, che sarà raramente a contatto con i cittadini al contrario di quello di un paese.
    Sono fermamente convinto, aldilà della parte politica (che non è la mia) e aldilà di ogni altra valutazione di merito, che in questa circostanza, sarebbe preferibile che il dr Ciocca si astenesse dal candidarsi.
    Non lo conosco e non me ne viene in tasca nulla:
    è un semplice punto di vista.
    Vuole candidarsi? A voi va bene che si candidi?
    Procedete pure.
    Non sarò certo io ad essere di ostacolo.

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  13. Gentile Dott. Belisari (devo ammetterlo con me almeno gentile lo è stato), dal mio egoistico punto di vista preferirei che il dott. Ciocca diventasse mio dirigente e non sindaco di Buccinasco e non ho affato considerato l'aspetto politico della questione (tra l'altro la parte politica non è nemmeno la mia, ma ormai non so più io stessa quale sia la mia parte politica; da libera cittadina non ho l'ambizione di non cambiare idea, più e più volte se necessario). Credo che in questo caso bisognerebbe lasciar decidere al Dott. Ciocca se è opportuno mantenere la sua candidatura o meno e non ingiungere un ritiro per questioni morali, come si fa nella bigotta America. Noi non ci strappiamo i capelli come fanno in Corea, per fortuna, per i nostri cari leader, ma neanche ci scandalizziamo più di tanto come in America (dove gli scandali vengono spesso costruiti ad arte o almeno tenuti in caldo per screditare l'avversario al momento giusto) tanto più che il dott. Ciocca non è nemmeno perseguibile per legge per le eventuali responsabilità del figlio. Nel mio intervento, avevo sottolineato più che altro l'aspetto umano di questa vicenda. Perché in generale, al di là della politica che non è il mio pane quotidiano, è quello che mi interessa di più. Cordialmente, Michela Soldo.

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  14. Belissari,

    "un tanto al chilo"?

    Auguri Belissari, auguri

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  15. Gentile signora Michela, sono rispettoso e gentile con chi dimostra di esserlo.
    A chi invece usa toni offensivi e provocatori. non riesco a porgere l'altra guancia.
    Come ho detto, non discuto minimamente la personale
    capacità e competenza del dr Ciocca come dirigente scolastico.
    Ho qualche riserva, e mi sembra anche motivata, come genitore.
    Anche se, per fare il genitore, che è uno dei mestieri più difficili nella vita, non c'è alcuna scuola: ognuno si ingegna come può e si va a tentativi.
    Alcuni riescono, altri no.
    Con tutto il rispetto poi, i gravi fatti che alcune volte si verificano nel crescere i figli, non sono sempre colpa del destino cinico e baro o "della società".
    Ognuno deve caricarsi i propri problemi sulle spalle e cercare di affrontarli al meglio per conto proprio.
    Tantopiù se fa il dirigente scolastico.
    Lo direi di chiunque: anche se fosse un mio parente.

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  16. Conosco da una vita Vittorio Ciocca,ho con lui e la sua famiglia un rapporto che definirei parentale e quindi parlo con cognizione di causa.Vittorio ha sempre cercato di indirizzare Alessandro verso la giusta direzione, a volte con il figlio ha assunto atteggiamenti duri,altre volte no ma comunque non ha tralasciato mai di educarlo all'onestà,alla correttezza,all'amore verso gli altri e verso tutte quelle sfumature che potevano farlo crescere in modo ottimale.Non ho altro da aggiungere e porgo i miei più cordiali saluti a tutti Oliviero Nocentini

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