Estate e sole accompagnano l'estate, ma anche le cattive abitudini. È il periodo in cui iniziano o riprendono i cantieri edili. In cui le famiglie decidono di sistemare casa, di fare qualche intervento di ristrutturazione, di sostituire vecchie tettoie. Senza preoccuparsi di verificare se siano o meno in amianto. E la cosa peggiore è che si rivolgono ad aziende senza scrupoli, che applicano prezzi molto bassi, ma chiedono di essere pagati in nero per non dover giustificare con nessuno dove smaltiranno i rifiuti. In particolare, quelli inerti da costruzione e demolizione (mattoni, piastrelle, lavandini, tegole, tettoie di plastica o cemento amianto e via dicendo)...
Nei giorni scorsi, grazie alla segnalazione di un cittadino, l’ufficio Ecologia ha trovato alcune lastre di eternit - usate un tempo per le coperture dei tetti - abbandonate abusivamente al di fuori del giardino della scuola Gobetti. Con la collaborazione di Areasud, la zona è stata subito messa in sicurezza recintandola con del nastro. L’ufficio ha dovuto aspettare alcuni giorni, in attesa di ricevere il preventivo di smaltimento da parte di un impianto autorizzato; poi ha potuto provvedere e ha eliminato le lastre.
Oltre a essere pericolose per la salute, queste discariche abusive di eternit hanno anche un elevato costo di smaltimento, che ricade sulle spalle di tutta la cittadinanza: se la quantità del rifiuto rimane sotto i500 kg, infatti, si prevedono 720 euro più IVA; se invece fosse superiore, il prezzo salirebbe a 1.000.
Nel 2011, l’abbandono di eternit in via Cascina Nuova ha comportato una spesa, appunto, di 720 euro; ancora prima, nel 2010, l’Amministrazione comunale ha speso 1.400 euro per abbandoni simili sempre in via Cascina Nuova e in via Vespucci (zona piattaforma). Non sono mancati in passato anche problemi legati all’abbandono di materiali inerti, non pericolosi, ma che necessitano comunque di interventi straordinari di rimozione.
L’ultimo ritrovamento di materiale abbandonato risale alla scorsa settimana, sulla via per Muggiano, proprio a bordo strada: per fortuna, in questo caso non si tratta di eternit, ma di lastre di ondulato.
“Il territorio di Cesano Boscone – sottolinea l’assessore alle Politiche di tutela ambientale Aldo Guastafierro – offre numerose zone senza abitazioni, che si prestano a essere utilizzate impropriamente da questi delinquenti, i quali anziché utilizzare il centro di raccolta rifiuti ingombranti, che è gratuito, li abbandonano senza scrupoli vicino a luoghi frequentati anche dai bambini”.
Il regolamento per l’utilizzo della piattaforma ecologica prevede anche la possibilità di conferimento per le aziende che stiano operando sul territorio cesanese: “Qualora una ditta dovesse trovarsi nelle condizioni di effettuare il trasporto di rifiuti per conto di un cittadino, dovrà recarsi presso la piattaforma ecologica accompagnata dal cittadino interessato o con apposita dichiarazione, con allegata fotocopia della carta d’identità o gli estremi della stessa, che attesti la provenienza, la qualità e la quantità del materiale sottoscritta dal cittadino stesso. Tale dichiarazione ha valenza di autocertificazione”.
(Il regolamento completo per l'utilizzo e la gestione della piattaforma ecologica comunale si può trovare a questo indirizzo).
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