Dopo Cesano, anche a Buccinasco il mondo della politica si mobilita a sostegno dei lavoratori della società Ecare spa, che giovedì 7 giugno hanno scioperato dopo la decisione dell’azienda di spostare in Puglia una commessa importante (vedi articolo precedente).
In occasione del prossimo Consiglio comunale verrà presentato un ordine del giorno – firmato da tutti i consiglieri sia di maggioranza che di opposizione – per impegnare il sindaco ad esprimere solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori sostenendo la loro causa in difesa del posto di lavoro. Ma anche ad attivarsi, insieme ai colleghi della zona, nei confronti della dirigenza “con la quale porre in evidenza anche la preoccupazione della cittadinanza di Buccinasco circa la possibile dismissione della sede di Cesano”, e quindi scongiurare la riduzione dei livelli occupazionali...
La sede cesanese di Ecare, società che eroga servizi di call center, attualmente dà lavoro a circa 800 persone, tra cui molti cittadini del nostro territorio. Da tempo in crisi, come altre società del settore per contenere i costi ha aperto una sede vicino Bari dove il costo del lavoro è minore non solo per incentivi regionali ma anche perché i diritti dei dipendenti sono assai inferiori a quelli dei colleghi milanesi. Per esempio i giovani baresi hanno un inquadramento più basso e non hanno diritto ai ticket.
I vertici dell’azienda, comunque, sostengono che l’occupazione non è rischio e che “spostare commesse e ricollocare persone è nel dna dell’azienda”. Sindacati e lavoratori però sono preoccupati per il loro posto di lavoro e per la “politica miope” dell’azienda che sfrutta solo il minor costo del lavoro offerto dal sud senza indicare una strategia per risalire la china in tutte le sedi. Ecco perché, per la prima volta in dodici anni, all’inizio di giugno, i lavoratori hanno incrociato le braccia.
La questione è approdata anche in Consiglio provinciale: il 14 giugno i le consigliere del Pd Bruna Brembilla e Diana De Marchi hanno presentato una mozione a sostegno dei lavoratori e delle lavoratrici, chiedendo che la Provincia attivi un tavolo di confronto con l’azienda per cercare di scongiurare la scelta della delocalizzazione.
A Buccinasco l’ordine del giorno propone al neo sindaco Gianni Maiorano anche di attivarsi insieme agli altri primi cittadini della zona per avviare un tavolo di verifica e confronto sullo stato occupazionale generale del territorio e mettere a punto una iniziativa comune.
Andrea Demarchi
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