Partiamo dalle evidenze: 6 persone arrestate (e chi lo sa se è finita), clamore in un momento di ordinaria instabilità del “paese” Buccinasco e del Paese Italia, stupore, gioie e dolori a seconda di chi degli “addetti ai lavori” ha letto questa notizia (non raccontiamoci altre frottole, per favore: gioia o dolore).
Parole di circostanza nelle primissime ore, poi cominciano ad arrivare le prime notizie e, per chi ha da gioire, pare ci sia da gioire. Per chi incredulo legge un po' ovunque (internet e carta stampata) rimane rabbia, rammarico, incredulità. E i toni cominciano a cambiare...
Si scrive un pezzo. Si pone l'accento sulla questione del metodo con cui gli indagati vengono presi in custodia, e lo si fa dopo aver ampiamente fatto la cronaca della turbinosa giornata e, in seguito, dato voce a tutti i comunicati stampa scritti in perfetto politichese. Noia mortale...
Si usano toni “personali” nello scrivere dell'arresto, si cerca una ragione che ancora non trova spigazione. Il pezzo finisce lì. Una riflessione su una singola sfaccettatura dell'accaduto.
Si può condividere, si può non farlo (l'articolo è scritto col solito stile provocatorio e di pancia, facile intuirne l'autore). Ma come non deve essere strumentalizzata la vicenda (così almeno sembrava inizialmente, ora siamo già in clima di “guerra”, da ambo le parti), fatemi un piacere cari addetti ai lavori, non potete strumentalizzare neanche questo articolo.
SìoNo ormai da diverso tempo ha palesemente cambiato la propria linea editoriale. Cerca di dare spazio, ovviamente quando ritiene che esse siano sensate, alle diverse “voci” della Grande Città.
Non preclude e non si preclude.
Ma l'occasione per dare contro al solito “ciellino immanicato” di Caporale non ve la volevate perdere, vero?
Via col circo, signori, il Direttore l'ha servita su un piatto d'argento e allora...in alto le spade: commenti sul nostro blog (al 90% anonimi, che codardia) in cui si accusa di difendere Cereda & co, post sui propri blog in cui si disprezza l'atteggiamento garantista del nostro giornale.
Si cerca di spiegare contro-commentando, si cerca di modificare leggermente il testo nella pagina lasciata bianca in prima (sul cartaceo) per “passare meglio il messaggio”, ma ormai il piatto d'argento fa troppa gola per non tuffarcisi a piene mani.E chi incontro per strada mi dice: “come mai siete contro l'arresto? Mi hanno detto che...”
Cari politici, quando smetterete di vivere la politica come la fede per una squadra di calcio?! E quando impareremo noi tutti cittadini? In quale passaggio, nei 10-12 articoli sulla vicenda Buccinasco, trovate una difesa degli imputati?!
Prima che partiate con i commenti facendo le pulci a ogni mia singola virgola fuori posto vi risparmio un po' di tempo: vi parla una persona che ha perso fiducia nella politica già da tempo, che si sforza però di ritrovarla, cercando volti, nomi a cui affidarsi (talvolta con fortuna, altre volte meno) e non va a votare quando gli viene imposto un nome da una segreteria di partito.
Non sono ciellino, ma ho alcuni amici che lo sono (e non mordono “per forza”, ve lo assicuro). Ho amici comunisti, fascisti del pdl e del pd, etc. Ho contatti con molti imprenditori del territorio (grazie al cielo, vendo spazi pubblicitari, non vedo come potrei diversamente fare). Ho a cuore le fatiche che affrontano in questo periodo di crisi, come ho a cuore i lavoratori che perdono da un giorno con l'altro il posto di lavoro oppure lottano con le unghie per mantenerlo.
Ho a cuore il giornale per cui lavoro, la società (anche un po' mia) e quindi la difendo.
Il fango resta, gli arresti pure, i sassolini adesso fanno un po' meno male...
Andrea Demarchi
Amministratore di SìoNo Comunicazione Srl, ovvero Editore di SìoNo
Andrea, tutta la mia solidarietà. Benvenuto all'inferno :-)
RispondiEliminaRino Pruiti
Cittadino solidale
Buccinasco Italia del Nord.
www.rinopruiti.it
Credo non ci sia occasione migliore per i famosi sassolini e credo anche sia necessario dare un taglio alle strumentalizzazioni, che fanno sempre tanto comodo...
RispondiEliminaPertanto...Grazie!
Giovanna
che bello leggere di chi ha ancora un cuore (anche se a volte si spezza ed è difficile ricomporre i pezzi)
RispondiEliminada lettrice grazie per il tuo/vostro lavoro appassionato...
Andrea, massima solidarietà.
RispondiEliminaLa polemica feroce e le accuse dirette fanno parte del registro culturale del nostro paese, chi le solleva non è più consapevole dell'effetto che potranno sortire.
Quello che rimane, alla fine, è quanto realmente importa: il lavoro, la passione.
a.