Lo ammetto, non sono un amante delle Fiere: la confusione, la calca, la (mia) agorafobia, gli spintoni, il chiasso... Se però c'è una Fiera che per nulla al Mondo mi perderei è proprio “Fa' la cosa giusta - Fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili”. Detto così, il sottotitolo, può spaventare. “Verrò indottrinato e obbligato a forza a perdere tutti gli agi che la moderna Società offre? Verrò tediato da noiosi banchetti in cui mi si dice cosa devo fare per evitare l'estinzione dell'uomo sulla Terra?” Niente di tutto ciò, anzi, il contrario oserei dire...
Ciò che osservo ogni volta che mi immergo in questo “bagno di folla” (ennesimo record di presenze quest'anno, con oltre 70.000 visitatori in soli tre giorni) è semplicemente...colore! Meglio dire un mix di colori, che va a comporre una tavolozza ricca di tutte quelle realtà, associative e cooperative per lo più, che rendono a mio avviso davvero grande il nostro Paese.
Trovo un po' di tutto: idee innovative per consumare di meno e meglio sotto vari aspetti del nostro vivere quotidiano (e quindi la tecnologa c'è eccome, ma al servizio dell'ambiente e a misura d'uomo), saponi con contenitori riciclabili (più economici e senza lo spreco di mille imballaggi inutili), la possibilità di coltivarmi sul balcone un vero e proprio orto (per una volta posso sapere esattamente da dove proviene ciò che mangio), un mare di abbigliamento (critical fashion) realizzato con materiali eco sostenibili e senza lo sfruttamento di lavoratori, ma non per questo meno pregevoli. La grande presenza di cascine e cooperative agricole hanno offerto la possibilità di assaggiare e saggiare la bontà di una coltivazione (che ormai era) tradizionale, unito alla promozione del commercio equo-solidale.
Forte rilevanza alla vera ricchezza planetaria, che deve essere un diritto gratuito e garantito per tutti: l'acqua. Infine, ma non meno rilevante, un universo immenso formato dell'associazionismo che opera in Italia e in tutto il Mondo... terzo e quarto compreso.
Nella mattinata di venerdì e sabato la Fiera si è aperta anche alle scuole, offrendo ai bambini e ragazzi visite guidate e laboratori tematici (hanno aderito ben 47 scuole per un totale di 1.800 studenti).
Un'occasione - “Fa' la cosa giusta” - anche per partecipare ad interessanti conferenze, senza la boriosità che la parola stessa di norma suggerisce, in cui scoprire quante piccole azioni possiamo intraprendere per rendere più bello e più “sano” ciò che ci circonda e per essere informati su ciò di cui spesso “l'informazione di massa” si dimentica di fare informazione.
In fondo, e mi piace sottolineare questa banalità spesso troppo dimenticata, di Terra ne abbiamo una sola... E allora meglio “fare la cosa giusta”... andare in fiera!
Andrea Demarchi
Ps. Chissà quanto (non volutamente) ho tralasciato. Fatevi un salto su http://falacosagiusta.terre. it/
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