domenica 20 marzo 2011

Cesano - Federazione della Sinistra: le dimissioni di D’Avanzo le abbiamo chieste

Ho  vissuto a Cesano Boscone per 31 anni e, pur abitando in altro Comune,   continuo a far parte del tessuto sociale del paese, partecipando ad attività sociali e politiche che vi si svolgono.
Mi è  capitato di leggere su L’Incontro, testata storica di Cesano, un articolo dal titolo: “ Sindaco D’Avanzo: la sinistra vorrebbe le dimissioni, poi ci ripensa”, che secondo me è poco definire impreciso; ho sentito quindi la necessità di comunicare la verità oggettiva dei fatti ed il mio pensiero in merito, nella veste di cittadina “di fatto”, se non di diritto, del nostro Comune...


Innanzitutto si ravvisa nell’articolo un atteggiamento ambivalente nei confronti della “sinistra”, che viene ridicolizzata per un supposto comportamento indeciso e contemporaneamente disprezzata per non essere garantista; il lettore quindi non comprende come mai la “sinistra” sarebbe giustizialista se le dimissioni del Sindaco non le avrebbe nemmeno chieste.

Per sgombrare il campo da equivoci e falsità, posso dire con certezza, essendo io stessa il soggetto che ha materialmente effettuato la consegna su incarico del Partito cui sono iscritta, che la FdS ( PRC + PdCI ) il giorno 14 Febbraio c.a. ha recapitato al Sindaco, tramite la sua Segretaria, una lettera ufficiale con la quale il Partito chiedeva, alla luce di quanto emerso dal documento cui fa riferimento L’Incontro, le sue dimissioni, così come usa fare in tutte le democrazie, quando su un amministratore o un politico gravano dubbi di natura delicata.

Non ho seguito il percorso normale della corrispondenza per il Sindaco, attraverso l’Ufficio Protocollo, proprio per tutelare il diritto alla privacy dei soggetti coinvolti e non certamente perchè poco convinta della correttezza del nostro intervento; la prova che il recapito della lettera è comunque andato a buon fine è la risposta che il Sindaco stesso ha inviato al Segretario del mio Partito.

Per i medesimi motivi di riservatezza  delle persone coinvolte, la FdS ha poi evitato di dare copia della lettera a L’Incontro, cosa che, evidentemente, ha indispettito non poco l’articolista, il quale, forse pensando di sfruttarne la dabbenaggine, ha confuso i militanti della FdS con i “militonti” di allegra memoria.

Di una cosa l’autore dell’articolo ha dimenticato di parlare: pare, naturalmente salvo smentita, che il famigerato estratto di verbale giacesse da tempo nei cassetti del giornale; mi sorge allora spontanea una domanda: come mai soltanto ora si decide a parlarne? Qualcuno è diventato impaziente? Questo articolo dove viene detto che tutto va ben, madama la marchesa, é in realtà una finta per poter comunque colpire il Sindaco? Meglio non addentrarsi nei meandri della dietrologia!

Tornando ai contenuti dell’articolo di cui sopra, ciò che mi che lascia veramente perplessa è la tesi, legittima ma un po’ improbabile, della totale buona fede di tutti, Sindaco ed imprenditori.
Io credo che se si assume l’autenticità del documento citato da “L’Incontro”, si debba, di conseguenza, evitare di liquidare come “interpretazioni” le considerazioni scritte non da una persona qualsiasi, ma da un funzionario preposto alle indagini nel settore dell’Antimafia, delicatissimo e cruciale per lo Stato, la Lombardia ed il Corsichese nella fattispecie.

Riguardo alla tesi che il D’Avanzo non conoscesse le vicende in cui era coinvolta la persona con cui aveva un così amichevole rapporto, io giudicherei veramente troppo naif, e poco adatto a governare, un primo cittadino che non si ponesse domande e cautele nell’intessere rapporti di amicizia.
Vorrei ricordare che nel documento citato si fa preciso riferimento all’ombra scura della criminalità organizzata che, come tutti sappiamo, è purtroppo assai presente nel nostro territorio; si tratta quindi di comportamenti, se pure non penalmente rilevanti, che danno adito a dubbi e non di inezie.

Trovo anche assai grave l’affermazione finale dell’articolo, secondo la quale il Sindaco rimarrebbe tranquillamente al suo posto dopo aver ricompattato la sua coalizione di fedelissimi: personalmente spero che ciò non corrisponda al vero, perché le notizie corrono e i cittadini di Cesano Boscone potrebbero iniziare a porsi delle domande su tutta la classe politica locale ed in particolare sui “fedelissimi”, ed a guardare altrove per il voto oppure a non votare affatto.

Io credo che se il Centro – Sinistra vuole continuare a governare nel territorio, deve fermamente evitare di traccheggiare ad ogni costo, anche a spese della propria credibilità; bisogna insomma cercare di non praticare la vecchia politica ammuffita del seppellire tutto sotto una montagna di sabbia, sperando che non crolli da un momento all’altro, seppellendo anche le speranze di cambiamento di tante persone che vogliono trasparenza e chiarezza.

Alla luce di quanto affermato nell’ultimo rapporto della DNA sulla ormai capillare presenza della criminalità organizzata in tutti i settori dell’economia lombarda e sulle infiltrazioni della stessa nella politica, a mio parere è più che mai necessario che le amministrazioni locali mandino ai cittadini chiari massaggi di totale estraneità da quel mondo. 

Flavia Angiolini 


(in mattinata pubblicheremo la replica del Sindaco D'Avanzo)


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