lunedì 21 gennaio 2013

BUCCINASCO - Bonifica e verde attrezzato per via della Resistenza

“Mi ricordo bene quei camion che andavano e venivano da via della Resistenza, avevo pensato che finalmente il Comune avesse cominciato a sistemare l’area”. È il ricordo di una cittadina di Buccinasco, presente la sera del 15 gennaio all’assemblea pubblica sul nuovo Piano di Governo del Territorio organizzata dell’Amministrazione. Tra i progetti, ambiti di trasformazione, volumi e sviluppo, si è parlato anche di quell’area di via della Resistenza ricordata dalla signora. Un’area comunale che resta una ferita aperta per Buccinasco, a causa delle sostanze inquinanti sversate negli anni passati. Lo ha ricordato anche l’ex sindaco Maurizio Carbonera, intervistato da Tv7, rotocalco del Tg1 andato in onda venerdì 11 gennaio...


Vale la pena ricordare quella storia per segnare finalmente un punto e voltare pagina, per restituire alla collettività un’area che merita di essere vissuta e, dopo anni di degrado, diventare un simbolo di legalità. Perché la storia non si ripeta, perché non ci sia più spazio e modo per interventi illeciti.

C’era ancora il sindaco Guido Lanati quando la sua Amministrazione decise di abbattere alcuni orti abusivi realizzati su quest’area comunale. Dopo l’intervento risultò necessario un ulteriore intervento per riempire il terreno che si trovava al di sotto del piano campagna. Cominciarono a quel punto movimenti “strani”. Era il 2001. Ad aprile e a luglio il consigliere Giampiero Camito presentò due interpellanze mai discusse che chiedevano spiegazioni sul via vai di camion ricordati l’altra sera anche dalla cittadina. Chi aveva autorizzato il trasporto di materiali in quell’area? Per quale motivo si era deciso di trasformare un’area verde in discarica? Quali le aziende furono autorizzate al lavoro? C’erano analisi dei materiali depositati?

Domande importanti e doverose a cui allora, durante l’ultima Amministrazione Lanati, nessuno diede risposta. Né lo chiarì il commissario nominato dopo la caduta della Giunta.

Solo nell’autunno 2002 finalmente si cominciò a fare chiarezza, grazie all’intervento della nuova Amministrazione di centrosinistra, guidata da Maurizio Carbonera dal mese di giugno di quell’anno. Solo allora il Comune predispose carotaggi nel terreno incaricando la società Conal srl (febbraio 2003): i risultati arrivarono il 17 giugno 2003 e mettevano in evidenza la presenza di concentrazioni di cromo esavalente e idrocarburi con valori superiori ai limiti di Legge. Seguì un’immediata denuncia all’Autorità giudiziaria che però archiviò tutto. Poi il pm chiese un ulteriore approfondimento di indagine, su sollecitazione del sindaco.

Nel mese di maggio 2002 la ditta Barbaro Rosario – impresa movimento terra aveva richiesto all’Amministrazione Comunale il nulla-osta all’emissione della fattura per i lavori eseguiti in precedenza: il titolare infatti affermava di aver accumulato un credito di oltre 26 mila euro, per il lavoro secondo lui commissionato dalla ditta Seme Fiorito (che aveva la gestione dell’area su incarico del Comune). Rosario Barbaro affermava di aver provveduto all’immissione di materiali di risulta e alla stesura di un tappeto di terra di coltivo.

Non risulta però che sia stata rilasciata alcuna formale autorizzazione o assegnazione d’incarico, né a favore della ditta Seme Fiorito né alla ditta Barbaro Rosario, per la sistemazione dell’area, tanto è vero che quella fattura a Barbaro non fu mai corrisposta. Fu l’assessore al Bilancio a negare il pagamento. Era Giambattista Maiorano, oggi sindaco di Buccinasco.

E oggi l’Amministrazione Maiorano intende finalmente sanare la situazione. Il nuovo Piano di governo del territorio prevede per quest’area la bonifica e verde attrezzato.


Le interpellanze di Camito che non ebbero mai risposta
Il sottoscritto Camito Giampietro in qualità di Capogrupuo Consigliare del Partito della Rifondazione Comunista, nel rilevare che in Via Resistenza (di fronte al civico numero 14) in una area verde che presumiamo comunale, si stanno depositando macerie di varia natura
trasformando tale area in una discarica a cielo aperto senza nessun controllo.

chiede pertanto di venire a conoscenza:

Il numero di delibera o della determina che autorizza il conferimento di materiali In tale area
  • Il motivo per la quale si è deciso di trasformare un'area verde in una discarica
  • Quali sono le aziende alle quali si è autorizzato il conferimento delle macerie
  • Quale tipo di contratto o di accordo SI è stipulato con gli autorizzati al conferimento delle macerie
  • Se è stata fatta un'analisi dei materiali depositati in questo luogo, e quale è il risultato
Nella certezza di una risposta verbale e scritta si coglie l'occasione per porgere i più distinti saluti

APRILE 2001


Allego alla presente interpellanza inerente discarica di via resistenza che durante lo scorso consiglio comunale il presidente del consiglio ha dichiarato di non aver ricevuto, (vedasi timbro uff protocollo)

LUGLIO 2001

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