martedì 14 febbraio 2012

CESANO - Il voto sull’industria di Rosate spacca la maggioranza


Non cercavano la polemica ma neppure potevano rimanere in silenzio senza chiarire pubblicamente la propria posizione. Aldo Guastafierro chiarisce le motivazioni del comunicato stampa diffuso la scorsa settimana dal gruppo consiliare “Insieme per Cesano” (lista civica che ha aderito al progetto di costruzione di una rete nazionale di Ecologisti e Civici): “Chiedevamo di essere informati, prima di un voto così importante per il territorio”. 
Il sindaco Vincenzo D’Avanzo, infatti, all’assemblea dei sindaci del Parco Sud si è espresso a favore della proposta avanzata dal Comune di Rosate di ampliare l’insediamento produttivo di un’azienda multinazionale che produce film plastici. Un’area di 55 mila metri quadrati all’interno del Parco per evitare il trasferimento della società e quindi la perdita di cento posti di lavoro. Mettendo però a rischio, fa notare Insieme per Cesano, il futuro di famiglie di agricoltori, ristoratori e artigiani del Parco... 


Si è creato infatti un precedente pericoloso che priva il Parco del suo bene più prezioso, la terra, e mette in discussione il principio stesso per cui il Pasm è nato, ossia la salvaguardia del territorio. Fin qui la sostanza. Ma il voto di D’Avanzo ha infastidito il gruppo politico anche per la forma: “Non c’è stato un confronto”, ribadisce Guastafierro, “se le altre forze politiche non si preoccupano e accettano che decisioni così importanti non le coinvolgano, questo non vale per noi”.

“Colpisce che sul malessere circa un argomento del genere non si cerchi una verifica nella maggioranza, quasi che il rapporto amministrativo sia univocamente con il sindaco”, risponde il capogruppo del Pd Simone Negri che giudica inopportuna l’uscita pubblica della lista civica: “Esistono anche le altre forze - nessuna delle quali a conoscenza delle intenzioni del Sindaco - che a mio avviso dovevano essere coinvolte, anche ex post per eventuali chiarimenti, senza uscite sui giornali”.

Secondo Negri inoltre “Insieme per Cesano”, come lista civica, farebbe meglio ad occuparsi solo di faccende cesanesi, concentrandosi su Pgt e bilancio di previsione, piuttosto che “ritagliarsi uno spazio di visibilità”, si legge sul suo blog, “segnando una differenza non solo con il sindaco ma con l’intera maggioranza in tema ambientale (tutta da dimostrare). “
“Speriamo che lo spiacevole episodio rosatese ci serva da esempio per riunire intorno a un tavolo tutte le anime ambientaliste della maggioranza affinché ne esca un PGT cesanese equilibrato", dichiara infine l’esponente Pd.


6 commenti:

  1. nuova occupazione... novello cavallo di troia per illudere i fessi e tentare di fregare gli ingenui per poi, con la scusa della crisi, trasformare poi l'area industriale, in terziaria. Ai Cesanesi la decisione di farsi fregare dalla solita compagnia di giro degli amici degli amici.

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  2. Quindi i 100 addetti di questa industria devono perdere il lavoro?

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  3. I 100 addetti possono conservare il lavoro se soltanto ci fosse la collaborazione tra istituzioni pubbliche e aziende private.

    Su questo il comunicato degli ecologisti mi sembrava propositivo: perchè non consentire l'ampliamento dell'azienda presso un'area dismessa?
    Nell'intera provincia ce ne sono moltissime.

    Credo sia sbagliato mettere in conflitto posti di lavoro e tutela ambientale...

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  4. ohhh certo che è sbagliato un conflitto del genere ma siamo in Italia. Venti anni fa a noi ecologisti ci picchiavano addirittura, lo facevano i Carabinieri e anche gli operai "comunisti" davanti alle fabbriche della morte, poi la morte è arrivata di persona e il "posto di lavoro" ha perso un pochino di "importanza" (eternit docet)... adesso son tutti ambientalisti a parole, a destra e sinistra gli piacciono tanto i fiorellini e le piantine degli spartitraffico, però non toccategli il portafoglio e non disturbate gli "affari".

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  5. In linea di massima la maggior parte di chi si oppone al trasferimento della fabbrica a Rosate non conosce neanche dove essa verrebbe ricollocata. E difetta pure in matematica (l'area necessaria sarebbe una superficie quadrata con lati da meno di 250 metri). E' contraria al nuovo insediamento per astratte motivazioni morali legate al rispetto dell'ambiente e dell'ecologia. Non è interessata quindi al futuro delle famiglie dei 100 lavoratori e preferisce delegare il futuro dell'attività produttiva a supposti e vuoti dibattiti sul futuro del pianeta, confondendo volutamente l'impatto ambientale di un'industria di materie plastiche con quello di una centrale nucleare.
    In questo senso la frase "Mettendo però a rischio, fa notare Insieme per Cesano, il futuro di famiglie di agricoltori, ristoratori e artigiani del Parco... presenta contorni deliranti, a meno di pensare che quei 55000 mq possano mettere veramente a repentaglio il futuro dell'agricoltura e dell'artigianato del Rosatese.

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  6. Beh se non altro D'Avanzo non s'è nascosto dietro il paravento dell'astensionismo come ha fatto qualcun altro che così potrà dire di non aver votato a favore (il che torna sempre utile in campagna elettorale), ma che nemmeno mette i bastoni tra le ruote di certi poteri forti. Vuoi mai che il voto di Rosate possa essere determinante nei confronti di qualche altro "ampliamento" comunale.
    D'Avanzo s'è rivelato per quello che è e che è sempre stato: la continuazione di una certa classe dirigente cesanese che della difesa del territorio si riempie solo la bocca mentre razzola diversamente.
    E' davvero triste vedere che l'UNICO sindaco che abbia a cuore il territorio sia leghista.

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