lunedì 27 febbraio 2012

LETTERA - Se ATM crede alle “identità rubate”

Spett. le Redazione buongiorno, 
ho pensato di scrivere a voi per rendere pubblico un fatto spiacevole: sono la mamma di un ragazzo di 20 anni al quale giorni fa sono arrivate 3 multe ATM dei primi mesi del 2011 da 145 euro cad intestate a lui ma che lui non ha mai preso.
La prima cosa che abbiamo fatto è stata chiedere copia dei verbali presso l’ ATM via Stelvio e capire come ci dovevamo muovere per far valere i nostri diritti, ci hanno risposto di fare ricorso al Giudice di Pace...


Dunque sui verbali ci sono il nome e cognome di mio figlio ma la data di nascita e il luogo è sbagliato, ma la cosa assurda è che non chiedono un documento di identità e quindi qualsiasi persona potrebbe dare i dati di chiunque...

Ora noi stiamo raccogliendo le prove per dimostrare che mio figlio in quei giorni e in quegli orari era altrove, e finora per 2 di 3 multe siamo riusciti a risalire e abbiamo le dichiarazioni che ci occorrono, ma una persona dopo un anno può anche non ricordarsi cosa ha fatto il tale giorno a tale ora e quindi rischia di dover pagare una multa che non è sua.

Quindi mi domando perché i controllori non chiedono un documento di riconoscimento?? E se la persona fermata non è in grado di fornirlo condurla al più vicino posto di polizia?
Ora sporgeremo denuncia per furto di identità, faremo ricorso ma tutto questo ci costa sia tempo che soldi.

Scusate lo sfogo ma forse ATM deve cambiare qualcosa, quando prendevo i mezzi pubblici io e vi parlo di 30 anni fa c’era la figura del bigliettaio e tutti pagavano, ora pagano in pochi e gli onesti pagano anche per i disonesti. Vi ho scritto per segnalare questa situazione affinché attraverso i vostri canali si riesca a sensibilizzare ATM ad un’evoluzione nei controlli per evitare questi spiacevoli inconvenienti.

Nel ringraziarvi per l’attenzione porgo cordiali saluti. 

Anna Veronesi

2 commenti:

  1. E' stato calcolato che l'evasione del biglietto ATM ammonta a più di 40 milioni di euro all'anno, se poi i signori controllori fanno le multe a capocchia in questa maniera senza manco controllare i documenti, allora siamo messi davvero male.

    La proposta di reintrodurre il bigliettaio sui mezzi come ha scritto la signora Anna, è stata una delle tante proposte fatte (e ignorate dalla giunta) dal nostro consigliere Mattia Calise per migliorare il servizio di trasporto pubblico. L'incasso anche solo di metà di quei 40 milioni, avrebbe consentito di NON AUMENTARE il ticket (o perlomeno di aumentarlo in misura meno eccessiva) e il tutto senza assumere una grossa mole di lavoratori visto che i controllori sarebbero diventati inutili.

    Invece si è preferito, come al solito, difendere i furbi e penalizzare gli onesti.

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  2. Signora, non butti via neanche i soldi del Giudice di Pace. Si faccia venire a casa a trovare dall'Ufficiale Giudiziario che le domanderà:
    1) "Hai soldi?" Risposta: "No"
    2) "Hai valori?" Risp: "No"
    3) "Hai altro?" Risp: "No"
    E l'Ufficiale Giudiziario dirà: "Va bene, segno un pignoramento infruttuoso...." e se ne andrà.
    Quindi chiama un avvocato e scatenerà addosso l'inferno al Controllore (ci sarà un nome, vero?) che ha redatto il verbale senza chiedere il documento al ragazzo e partirà da una richiesta di danni pari a 15mila euri....provare per credere...

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