Mentre tra i gruppi che compongono la maggioranza al governo della città le riunioni sul nuovo Piano di governo del territorio continuano ad un ritmo serrato, le forze di minoranza possono solo stare a guardare da lontano: il disegno della futura Cesano insomma ha come autori solo chi sta oggi al governo, mentre chi potrebbe arrivare domani (tutto è possibile) non ha alcuna possibilità di intervento.
Se ne lamenta Santi Raimondo, capogruppo del Pdl in Consiglio comunale, che scrive ai giornali paragonando il Pgt ad uno “stagno”, “immobile”: “Il Pdl da mesi tenta di agitarne le acque stimolando la discussione con le forze politiche di maggioranza che hanno condiviso con i tecnici la stesura dello strumento urbanistico che definirà, per il futuro, l’assetto dell’intero territorio comunale”, e invece niente, “nessuno del centrosinistra ha preso l’iniziativa di affrontare con la minoranza una discussione su un argomento di notevole interesse, che stravolgerà la vita della città e dei cittadini. È un film già visto”...
Come al solito, accusa Raimondo, da parte dei partiti di maggioranza c’è un “atteggiamento di chiusura”, così come è avvenuto quando si trattò di decidere “per tutte le iniziative che, puntualmente, sono fallite miseramente: piscina, cimitero, “Progetto Cesano”, scuola di musica”.
“Abbiamo chiesto la convocazione della Commissione territorio proprio per farci illustrare il Piano ma ancora non ci hanno chiamato”, spiega Raimondo, “nei mesi scorsi l’unica iniziativa che ci ha visto coinvolti è stata una breve esposizione in occasione di commissioni congiunte per spiegare la zonizzazione acustica: un incontro convocato alle tre di pomeriggio quando tanti sono al lavoro”.
Il rischio è che il Piano arrivi in Consiglio “già confezionato e pronto per essere approvato senza che l’opposizione abbia avuto la possibilità di discuterlo e proporre delle modifiche”. Raimondo ricorda che la legge regionale 12 del 2005 relativa all’approvazione del PGT prevede la partecipazione: “Paradossalmente alle forze politiche di minoranza fino ad oggi è stata negata questa possibilità”.
Il Comune di Cesano in realtà ha rispettato tutto ciò che prevede la legge regionale: il documento di piano del Pgt e il rapporto ambientale sono stati presentati alla cittadinanza durante un incontro il 12 dicembre e successivamente sono stati organizzati altri momenti pubblici (al mercato e a Villa Marazzi) in cui sindaco, assessori e tecnici hanno risposto alle domande dei cittadini, raccogliendone le osservazioni davanti ai pannelli esplicativi del nuovo progetto di città. È stato anche creato un sito internet dove visionare i documenti e partecipare alla discussione sulla città (ma va detto che la partecipazione degli utenti è stata scarsa). Tutta la documentazione è rimasta a disposizione della cittadinanza – forze politiche di minoranza compresa – per sessanta giorni: entro i primi di febbraio era possibile presentare le osservazioni.
Il Pdl per ora non ha presentato nulla anche se, conferma Raimondo, le criticità sono molte: “Aspettiamo il momento della discussione in Consiglio comunale per capire quale progetto verrà adottato: nei novanta giorni prima della definitiva approvazione sicuramente presenteremo le nostre osservazioni”.
Ma al di là delle possibilità previste dalla legge per tutti i cittadini, il Pdl avrebbe desiderato un confronto tra le forze politiche, “perché da quanto abbiamo letto, si deduce che l’intento di questa maggioranza è quello di urbanizzare ogni lembo di territorio privato e pubblico, nella ricerca spasmodica di realizzare più risorse possibili da destinare alle asfittiche casse comunali”. “Se il PGT dovesse rimanere così com’è, avremmo un notevole peggioramento della qualità della vita della comunità cesanese, dovuto all’incremento scriteriato di colate di cemento e alla nascita di una nuova arteria simile alla Vigevanese sulla via Isonzo, destinata a diventare la nuova strada dei centri commerciali. Per non parlare del Tessera un quartiere collassato dal traffico e dall’inquinamento, destinato ad essere ulteriormente urbanizzato, a scapito del verde rimasto, con la realizzazione di nuovi alloggi”.
“Siamo anche contrari alla nuova struttura prevista per la piazza Nuova: abbiamo bocciato il nuovo Municipio e ora lo propongono sotto forma di sala polifunzionale”, continua Raimondo, “sarebbe meglio lasciare spazio al verde e ad un piccolo parcheggio non interrato, ma con posti a raso, perché non dobbiamo servire la Sacra Famiglia ma i cittadini che si recano nel centro storico”.
“Se il Pgt dovesse rimanere così com’è”, scrive Raimondo. Senza sapere forse che il documento, almeno secondo indiscrezioni, ha già subito notevoli modifiche.
(Redazione)
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