Il Consiglio comunale di Trezzano lo scorso 20 febbraio ha approvato una mozione presentata dal Partito democratico che impegna il sindaco Giorgio Tomasino “ad adoperarsi per una revisione dei possibili scenari conseguenti al rischio Brenntag” e “a procedere quanto prima possibile all’organizzazione di una esercitazione centrale sull’evento più rischioso per Trezzano: una esplosione nel sito Brenntag”...
Ora il Comitato per la Tutela dell’Uomo e dell’Ambiente, che da anni si batte per la delocalizzazione dell’azienda denunciandone la pericolosità, riferisce che anche il Ministero dell’Ambiente si sta interessando alla vicenda: dopo una nota del 12 dicembre 2011 inviata dal Comitato, il ministero chiede al Comitato tecnico regionale “di essere tempestivamente informati sugli sviluppi delle azioni intraprese”relativamente allo stabilimento trezzanese, in considerazione delle prescrizioni impartite nel 2008, ossia la rimozione delle 76 cisterne interrate da oltre quarant’anni.
“Da quella categorica e ‘cogente’ ingiunzione del Comitato Tecnico Regionale a Brenntag sono trascorsi, però, più di 3 anni e nessuna decisione è stata ancora presa”, fa notare Angela De Leo del CTUA: “Cosa ha impedito al C.T.R. in tutto questo tempo di risolvere il problema da esso stesso sollevato con tanta chiarezza e intransigenza?”.
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