sabato 18 febbraio 2012

ROZZANO - Arrestati i responsabili degli incendi della lunga "estate calda"


Il mistero degli incendi che la scorsa estate hanno colpito gli esercizi commerciali di due consiglieri comunali ( Domenico Anselmo e Francesco Cuvello) e che ha infiammato le sedute del Consiglio comunale (vedi articolo correlato) con accuse, insinuazioni e sospetti che hanno coinvolto anche l’Amministrazione comunale, è risolto. I responsabili sono stati infatti arrestati. Non c’entrava il racket e ovviamente nessun responsabile in qualche modo legato alle istituzioni locali. In carcere è finito Leonardo Triglione, 48 anni, già ben noto in città per vicende legate alla malavita. Triglione aveva deciso di aprire un bar-sala giochi a fianco vicino al locale di Domenico Anselmo, essendogli stato negato il permesso aveva deciso di passare, con il fuoco, alle vie di fatto... 


Esecutore materiale, Carlo Fabiano, anche lui arrestato. Sulla vicenda si è espresso anche il sindaco Massimo D’Avolio, il primo cittadino ha voluto esprimere  un plauso all’Arma dei Carabinieri e al sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia Marcello Tatangelo per l’arresto dei colpevoli degli incendi agli esercizi commerciali.

“Mi congratulo con l’Arma dei Carabinieri,  in particolare con la Tenenza dei Carabinieri di Rozzano e con la Procura di Milano, per il risultato delle indagini che hanno portato all’arresto del mandante e dell’esecutore materiale dell’incendio di una delle due attività commerciali  – dichiara il Sindaco Massimo D’Avolio. 

L’Amministrazione Comunale, come di evince dalle indagini, è estranea ai fatti. Non è di nostra competenza il rilascio delle licenze per aprire attività commerciali negli immobili di proprietà  Aler. La  piena fiducia nell’operato della Direzione Distrettuale Antimafia ha portato alla risoluzione di una triste vicenda per la nostra città e dimostra la competenza con la quale l’Arma dei Carabinieri svolge quotidianamente il suo prezioso lavoro al servizio dei cittadini e della comunità locale”.



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