Riceviamo e pubblichiamo
Gentile redazione,
siamo un gruppo di mamme residenti vicino al “Caffè Cavour” in via Cavour 78 di Corsico. Scriviamo perché siamo esasperate dalla situazione sempre più pericolosa e di degrado che si sta verificando ormai da anni nei pressi del bar, ma che ora è arrivata a preoccuparci molto seriamente. Se durante il giorno non c’è granché da segnalare, dopo il tramonto la situazione cambia completamente.
Abbiamo già visto, insieme ai nostri figli, gente che spaccia droga; gente che rompe vasi ed arredi urbani; gente che vomita nei nostri portoni; gente che (davanti ai bambini) si tira giù i pantaloni per urinare. Quello però che ci preoccupa di più sono le risse serali con armi da taglio (coltelli o sciabole) che si stanno verificando ormai sempre più spesso...
Il fulcro di tutta questa deplorevole situazione è il suddetto bar gestito da cinesi che funge da polo di attrazione per ogni genere di malviventi, che possono bere alcolici a basso costo e vengono serviti nonostante siano in uno stato di evidente e pesante ubriachezza. Tutto questo porta a ripetute e violentissime risse. Naturalmente i gestori del bar sono molto pronti ad abbassare immediatamente le saracinesche ai primi accenni di lite, in modo da non rimanerne mai coinvolti. Noi siamo costrette a non uscire o rientrare più in casa dopo le 21.00 perché non sappiamo cosa possiamo trovare, non possiamo più invitare amici, viviamo con il coprifuoco.
Abbiamo più volte segnalato la situazione all’Amministrazione comunale, senza però ottenere un concreto intervento. Ma tutto questo può essere la normalità? Veramente non c’è niente che si possa fare? I nostri figli devono veramente crescere con l’impressione che tutto questo sia tollerabile?
Noi non crediamo! Aiutateci a far capire a chi può farlo che c’è bisogno di intervenire e che bisogna farlo con urgenza!
Grazie.
Un gruppo di mamme in cerca d’aiuto
“Si descrive – sottolinea la sindaca Maria Ferrucci – una situazione che non ha riscontri oggettivi per tutti i fatti evidenziati. Soprattutto quando si parla di coprifuoco e del fatto che da anni si facciano segnalazioni, completamente ignorate dall'Amministrazione. Quando riceviamo informazioni su situazioni a rischio, ci attiviamo immediatamente su diversi fronti, non solo quello strettamente legato ai controlli relativi alla sicurezza urbana. Noi però invitiamo tutti i cittadini che siano a conoscenza di episodi che mettano a repentaglio il corretto vivere civile di denunciarli con dovizia di particolari alla nostra Polizia Locale e ai Carabinieri. La sicurezza è un bene primario, che ha bisogno della collaborazione di tutti”. (Ufficio stampa Comune di Corsico)
RispondiEliminaAl di là della forzatura nelle parole usate, coprifuoco, sciabole, ecc, esiste indubbiamente da parte di alcuni cittadini una percezione d’insicurezza e pericolo.
RispondiEliminaProbabilmente converrebbe non negare questo stato d’animo e andare al concreto.
1) – dobbiamo realisticamente dire ai cittadini che purtroppo, dopo tutte le sollecitazioni e proteste da parte del Comune alle forze dell’ordine, (Prefettura, Carabinieri, ecc.) non vi sono le condizione pratiche per presidiare il territorio come tutti vorremmo.
Gli stessi militari che, con un accordo tra Prefetto e alcuni Comuni, sono stati giustamente utilizzati nei nostri quartieri, non possono eseguire servizio di pattugliamento di sera o di notte. Disposizioni Ministeriali.
Per gli stessi Vigili non vi sono fondi sufficienti per pagare gli straordinari o approntare nuove pattuglie.
2) – a questo punto sarebbe interessante sapere da tutte queste istituzioni,
comprese quelle Comunali, che sono adibite al controllo di Corsico, quale
è veramente la situazione delle denunce.
La percezione e il timore sono importanti, ma è cambiata qualche cosa
nel corso degli anni nel territorio?
Possiamo sapere periodicamente come cittadini la situazione delle
segnalazioni, dei reati, delle denunce, le varie tipologie della micro criminalità ?
Se non si parte dalla fotografia possibilmente esatta della realtà, si rischia di sottovalutare o enfatizzare il problema.
3) – se fosse confermata nel tempo, che la situazione di un esercizio commerciale mette in pericolo la vivibilità e la sicurezza della popolazione, la Giunta Comunale può richiedere al Prefetto una temporanea chiusura del locale stesso. Situazione già avvenuta in altri casi.
Roberto Silvestrini