venerdì 3 dicembre 2010

Trezzano - Brenntag: sopralluogo del sindaco

L'impianto Brenntag di via Boccaccio è sicuro. Però l'azienda rimane, secondo i parametri indicati dalla Regione Lombardia, un impianto ad alto rischio. Il sindaco Giorgio Tomasino, insieme al vicesindaco Giuseppe Russomanno e agli assessori Simone Maggi e Patrizia Forte, ha voluto incontrare l'amministratore delegato di Brenntag Italia Karsten Beckmann per verificare lo stato di avanzamento del Piano di bonifica e le prospettive future per l'impianto trezzanese.  
All'incontro erano presenti anche alcuni tecnici che hanno illustrato gli interventi già eseguiti per garantire la massima sicurezza possibile all'impianto, spiegando che le uniche cisterne con materiale eventualmente infiammabile sono tutte interrate. Scongiurando, quindi, qualsiasi tipo di pericolo nel caso di eventuali incidenti ferroviari, visto che l'impianto è a ridosso dei binari della Milano-Mortara...

  
“Ho voluto che fosse presente anche l'assessore all'ambiente, Simone Maggi – spiega il sindaco – perché ritengo fondamentale che vi sia un dialogo continuo tra i tecnici comunali e quelli dell'azienda. Al di là delle prescrizioni di legge, vorrei che la situazione venisse monitorata costantemente e che qualunque tipo di problema, non necessariamente in una situazione di allarme, venisse comunicato”.  

Un monitoraggio che viene da lontano. “Il piano di bonifica – spiega il vicesindaco Giuseppe Russomanno – è iniziato nel 2001, quando l'azienda si autodenunciò per l'inquinamento della falda acquifera. Essendo un'azienda ad alto rischio, abbiamo ritenuto importante un confronto diretto per valutare insieme lo stato delle cose”. Per esempio, sono state completamente rivestite le cisterne interrate, perché risalgono ancora ai tempi della Iempsa. 

E per il futuro? “Qualunque ipotesi – dice il sindaco Giorgio Tomasino – dovrà essere affrontata nell'ambito del Piano di governo del territorio, in fase di studio. Le ipotesi che si sono state prospettate sono due: rimanere, con un investimento di circa sette milioni di euro per l'ammodernamento degli impianti, delocalizzare l'attività, valorizzando l'area. Per la seconda ipotesi, ci è stato sottoposto un progetto che era stato sollecitato dal precedente sindaco, ma con un forte impatto su tutta l'area circostante. Noi, invece, intendiamo con il Pgt puntare sull'organizzazione futura del tessuto urbano organizzato, con una visione complessiva della città, rifiutando l'ipotesi di fare un semplice elenco di piani d'intervento”.

Nessun commento:

Posta un commento