Un patto con le associazioni. Un accordo di corresponsabilità. Un'intesa per assicurare equità e giustizia sociale. La Giunta Ferrucci fin dal momento del suo insediamento aveva spiegato ai corsichesi che il principio di legalità non ammette eccezioni. "Noi non chiederemo favori, ma nessuno dovrà chiederceli" aveva spiegato l'assessore all'attuazione del programma Emanuele Schmidt negli incontri organizzati all'inizio dell'estate con tutti i dipendenti comunali per spiegare loro come intendeva procedere la nuova Giunta.
Un principio che ha portato la sindaca e gli altri assessori a privarsi di alcuni piccoli privilegi tipici per gli amministratori locali. Per esempio l'auto di rappresentanza. Un'idea di governo confermata anche nell'ultimo Consiglio comunale durante il quale è stato approvato all'unanimità un ordine del giorno sulla legalità...
Poi ci sono stati gli incontri con le associazioni civili, sportive, del tempo libero e che operano nel sociale. Con loro è stato stretto un patto per la città. Un patto che prevede anche la conferma di vecchie regole. Chi usa una struttura pubblica deve necessariamente contribuire alle spese.
A maggior ragione se si tratta di squadre di calcio formate da giovani adulti. È il caso citato nei giorni scorsi dal consigliere comunale dell'Upc Giacomo Di Capua in un intervento nel corso dell'ultimo Consiglio comunale.
"Ci sono regole - dice l'assessora allo Sport Nadia Landoni - che vanno rispettate da tutti e il consigliere Di Capua lo sa, perché gliel'ho detto e scritto diverse volte. Non capisco perché insista nel non voler far pagare due delle cinque squadre che usano il campo. Per il gettone, quando lo prenderà potrà destinarlo a chi desidera.
La questione non è politica, ma esclusivamente tecnica". La vicenda risale a oltre un anno fa, quando gli uffici comunali mandarono diversi solleciti perché le due squadre regolarizzassero la loro posizione. Ipotesi di sconti o promesse non seguite da atti motivati non hanno infatti alcun valore.
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