Milleduecento aziende, oltre ventimila abitanti, numerosi capannoni industriali abbandonati, spesso con i tetti in amianto e scelti come rifugio da decine di disperati. Ma anche: le due Vigevanesi, la ferrovia, la tangenziale, il Naviglio Grande.
Barriere che, nella storia di Trezzano, hanno provocato numerosi problemi, sia di connessione tra le diverse parti della città sia di gestione soprattutto del traffico di attraversamento.
La priorità nel pensare allo sviluppo di una città complessa come Trezzano sul Naviglio è quindi la qualità della vita...
Il sistema insediativo: la città dell'abitare
La scelta della Giunta Tomasino è stata quella di puntare sulla persona, sulla famiglia, assicurando una riqualificazione del territorio, in particolare delle aree dismesse, evitando consumo di suolo e salvaguardando il Parco agricolo sud Milano. Ma anche garantendo attenzione all'edilizia residenziale convenzionata.
“ Il Piano adottato dal Consiglio comunale – precisa il sindaco – prevede una potenziale crescita di 3.391 abitanti teorici massimi, portando Trezzano da oltre 21.200 a circa, considerando anche i 300 massimi prevedibili dal piano delle regole e dal recupero fienili, a 24.900 abitanti”.
Perché, però, costruire nuove case, se vi sono numerosi appartamenti vuoti? “La risposta è semplice – spiega il sindaco. L'Amministrazione non costruisce, ma gestisce lo sviluppo del territorio, verificando se vi siano delle precondizioni per assicurare una risposta a diritti e aspettative. Sarà poi il mercato a regolare le condizioni e a spingere o meno gli imprenditori a investire. Limitarli sarebbe antiliberale.
Tre gli obiettivi del primo “sistema”:
- programmare la riqualificazione urbana evitando nuovo consumo di suolo, garantendo la salvaguardia del Parco agricolo sud Milano, i cui vincoli verranno assicurati; in particolare riqualificare le aree produttive dismesse o in conflitto con le residenze adiacenti, favorire la diffusione del “mixitè”, cioè diverse funzioni compatibili come il commercio, la residenza e il terziario; individuare nuovi comparti senza espansione oltre le aree già urbanizzabili; riqualificare l'area della stazione in via Curiel;
- connettere le due centralità esistenti, cioè il centro storico sul Naviglio e piazza San Lorenzo;
- potenziare e diversificare l'offerta di edilizia residenziale convenzionata, per anziani, giovani, coppie, ecc.
Il sistema economico: la città della produzione
“La nostra città – precisa Giorgio Tomasino – che ha notevoli insediamenti industriali e commerciali vive molto da vicino la crisi economica italiana, con riflessi notevoli sulle famiglie. Tanto che le richieste di aiuto agli uffici servizi sociali sono triplicate rispetto all'anno scorso. Per questo ritengo fondamentale, quando un amministratore pubblico è chiamato a lavorare sullo sviluppo del proprio territorio, tenere presente anche la richiesta di occupazione, offrendo opportunità alle aziende di ampliarsi, ma anche di spostarsi in zone che non siano urbanisticamente in conflitto con la residenza”.
Il sistema della mobilità: la città che si muove
“Sono fermamente convinto che la qualità della vita in una città come la nostra attraversata da importanti assi stradali – dice il sindaco – possa essere migliorata solo individuando significativi interventi strutturali capaci di mitigare l'impatto del traffico sull'abitato. In passato è stato fatto poco o nulla e ora l'Amministrazione provinciale ha promesso fondi per dare avvio alla tangenzialina esterna, che permetterebbe di liberare il centro storico dal traffico di attraversamento. Anche altri interventi saranno possibili, ma solo se tutti gli enti interessati faranno la loro parte”.
I tre obiettivi del sistema mobilità
- Confermare le previsioni degli interventi di grande viabilità, prevedendo mitigazioni ambientali;
- valutare l'impatto di ogni nuovo insediamento sulla rete della mobilità locale e sulla dotazione di parcheggi esistente;
- garantire condizioni di una migliore mobilità, differenziando le opportunità e realizzando infrastrutture e servizi dedicati, anche per ridurre i flussi di traffico.
Il sistema del verde, degli spazi aperti e agricoli, dei servizi
“Il PGT è stato costruito, così come prescrivono le norme, con un'attenzione particolare ai servizi – sottolinea il sindaco Tomasino – agli spazi di aggregazione, al verde pubblico, valorizzando il nostro patrimonio storico, che è anche identità della comunità”.
In particolare i quattro obiettivi del sistema verde e servizi sono:
- consolidare e migliorare la qualità dei servizi e del verde
- promuovere la riconoscibilità e l'identità dei luoghi, valorizzando le presenza storiche, artistiche e ambientali, con il recupero delle cascine;
- considerare il paesaggio agricolo come risorsa da valorizzare e mantenere, in particolare tutelando la rete ecologica, riqualificando il sistema idrico minore e favorendo le diverse funzioni dell'agricoltura (agriturismi, spacci agricoli, ecc.)
- considerare l'asta del Naviglio Grande come presenza utile per la fruizione del territorio, prevedendo un parco a vocazione agricola intorno a Cascina Venezia e lungo l'alzaia.
Il verde rappresenta certamente la quota maggiore in termini quantitativi nell'ambito dei servizi. Incide, infatti, per il 55% sul totale, assommando a poco più di 239 mila mq, che significa oltre 12,7mq/ab, e alla quale potranno aggiungersi altri 53.056 mq di aree per il verde attrezzato e sportivo.
“Ogni intervento non potrà prescindere dagli obiettivi che ci siamo dati e che abbiamo illustrato e condiviso – conclude Giorgio Tomasino – in numerosi incontri pubblici con la cittadinanza. Governare lo sviluppo in un momento di grave crisi non è certamente facile, ma sono fermamente convinto che anche l'urbanistica possa avere un volto umano, scegliendo di mettere al centro di ogni scelta la persona e le sue esigenze. Ed è questo che abbiamo fatto”.
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