lunedì 22 ottobre 2012

BUCCINASCO - Città Metropolitana: Londra e Parigi il sogno. L’ennesimo “flop” il rischio

Circa cinquanta persone si sono ritrovate nella serata di venerdì presso la Sala Consiliare di Buccinasco per l’incontro pubblico “La Grande Milano, opportunità e problemi” organizzato dai Consiglieri Cortiana ed Errante (Lista Civica di Buccinasco). Ospiti principali Ilaria Li Vigni e Claudio Conti di Movimento Milano Civica e il Prof. Di Agronomia alla Statale di Milano Tommaso Maggiore. Sono intervenuti anche il Sindaco Giambattista Maiorano e i principali esponenti delle varie liste civiche ed associazioni di Abbiategrasso, Buccinasco e Corsico...

Il tema è delicato e, come ricordato sia da Cortiana sia da Errante nell’aprire l’incontro, si tratta di un argomento trattato continuativamente negli ultimi vent’anni. L’idea di creare una vasta area metropolitana che permetta la coesione sotto tutti i punti di vista (Trasporti, Wi-Fi, Bike Sharing e così via) dell’Hinterland milanese con il Comune di Milano, però, è stata spesso oggetto di demagogie e di discorsi poco concreti. A riportare in auge la questione nell’attualità politica è stato il Governo Monti, che da poco ha sancito la trasformazione delle Province principali in ‘Città Metropolitane’ dal gennaio 2014. Come spesso accade in Italia, però, le regole di questo cambiamento non sono totalmente chiare e il rischio di un Gattopardesco “Cambiare tutto per non cambiare niente” c’è. 

Ma andiamo con ordine. La questione ‘Città Metropolitana’ è stata analizzata da più punti di vista nel corso della serata. A partire dall’Avvocato Li Vigni, che ha ricordato come sia necessario prima di tutto organizzare un tavolo per sancire le regole-base di quello che sarà lo Statuto dell’Area Metropolitana e come l’ottobre 2013, data ultima per la creazione del testo ufficiale non sia così lontano come sembra. 

Il Prof. Maggiore, poi, ha mostrato il potenziale che il maltrattato Parco Agricolo Sud Milano potrebbe avere per la nuova Area Metropolitana. Inoltre, anche con un pizzico di polemica, ha dato spunti interessanti sul modo con cui si potevano sfruttare i pregi del nostro territorio in vista dell’Expo 2015, che sarà il primo evento importante della Grande Milano che verrà. Infine Conti ha lanciato un appello importante, ovvero quello di rendere questa collettività legata a Milano una vera e propria comunità unitaria

Quello di ieri è stato un primissimo ‘step’ insomma, all’interno di un percorso che sarà molto tortuoso e che rischia di finire in una bolla di sapone. Il sogno è quello di seguire l’esempio di grandi città europee, come Londra e Parigi. Ma la realtà ci dice che la prudenza va prima di ogni cosa e che un primo passo concreto sarebbe quello di iniziare a cambiare questa mentalità “Milanocentrica” che tende a sottovalutare l’importanza della tematica dell’Area Metropolitana. 

L’appello che certamente è uscito forte e chiaro in maniera univoca è un altro, però. Tra i Comuni che si trovano adiacenti a Milano e la stessa città di Milano sarà quest’ultima che dovrà fare un passo in più. Riprendendo le parole del Sindaco Maiorano nel suo intervento, “Milano troppo spesso ha trattato i Comuni confinanti dell’Hinterland come faceva il Signore con il suo Vassallo nel Medioevo”. E questo atteggiamento dovrà necessariamente cambiare, per riuscire a dare la svolta tanto attesa nei tempi previsti. Insieme.

Davide Mamone

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