Ancora una volta il nostro territorio diventa teatro di spaccio. Ancora una volta, le cronache raccontano di un maxi sequestro che coinvolge Trezzano sul Naviglio: proprio nella cittadina sono stati bloccati tre acquirenti di un carico di ben nove quintali di hashish proveniente dal Marocco attraverso la Spagna.
L’operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza del Comando provinciale di Torino che è riuscito ad interrompere un canale di approvvigionamento di droga arrivato dal Nord Africa e ha portato all’arresto cinque persone...
Lungo l’autostrada Milano-Genova, all’altezza di Dorno (Pavia), i militari hanno fermato l’autista dell’autoarticolato che trasportava il carico di stupefacente, oltre ad un altro soggetto che, con la sua auto, aveva il compito di scortare la merce lungo il tragitto. Sono stati individuati anche i tre acquirenti incaricati del ritiro della merce. A Trezzano sul Naviglio. Si tratta di uno spagnolo, un bulgaro, un marocchino e due italiani residenti nella provincia di Treviso.
Il sistema di occultamento della droga era particolarmente ingegnoso: i malviventi l’avevano nascosto in un doppio fondo ricavato nel pianale del mezzo, cui si accedeva tramite un elevatore azionato con meccanismo a scomparsa. Non casuale la scelta del carico di copertura: fusti in plastica contenenti solvente, il cui odore serviva a coprire quello dell'hashish.
Lo scorso 9 ottobre un’altra operazione della Guardia di Finanza ha portato all’arresto di alcuni trafficanti dopo un inseguimento sempre tra le vie di Trezzano e al sequestro di 300 chili di hashish.
A fine settembre è stata scoperta dalla Polizia locale un piccola piantagione a Buccinasco, ventisei piante alte oltre un metro nascoste tra gli arbusti di un’area in via delle Industrie ricavata tra le rogge. Poche settimana fa un’operazione simile è stata condotta anche dai vigili di Cesano Boscone. Dopo tre anni di indagini il 25 settembre la Squadra mobile di Milano il 25 settembre ha arrestato 27 persone, tra cui il 29enne G. M., parente di personaggi già indagati per associazione di tipo mafioso, in questo caso risultati estranei ai fatti.
Nel corso delle indagini, scattate nel 2009 e coordinate dal pm della Dda milanese, Piero Basilone, gli investigatori hanno documentato diverse modalità di importazione della droga, trasportata via mare o preferibilmente in aereo tramite corrieri. I quali, in molti casi, sono risultati totalmente all'oscuro del reale contenuto dei pacchi postali.
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