Per promotori e partecipanti, questo doveva essere l’evento dell’anno. Invece, il rave party organizzato lo scorso sabato dagli Hazard Unit Crew, nell’ex capannone Standa a Cusago, è terminato in guerriglia. Quasi 2000 i giovani partecipanti previsti, che sono accorsi sin dalle prime ore del mattino verso il punto di ritrovo della festa, occupato abusivamente. Musica, alcool e droga la ricetta dell’evento...
La Questura aveva tenuto d’occhio questo rave party sin da subito, tanto che la zona viene presidiata da Polizia e Carabinieri. La situazione, nelle prime battute relativamente tranquilla, degenera quando le forze dell’ordine iniziano i controlli all’interno del capannone. Un’azione, questa, che porta allo scontro; da una parte volano sassi e bottiglie, dall’altra lacrimogeni. Poi il caos più totale, tra manganellate, cariche, botte ed urla.
Negli scontri rimane coinvolta anche una ragazza, che nel correre via cade per terra accusando un malore e sbattendo la testa; la 22enne, portata d’urgenza in ospedale, è tuttora in coma farmacologico. Ma non solo lei. Un altro ragazzo viene portato d’urgenza all’Humanitas per eccesso di sostanze stupefacenti, mentre la lotta tra raver e forze dell’ordine impazza imperterrita, con il 118 costretto ad interventi straordinari.
Come sempre, in questi casi, sono numerose le versioni che girano tra i media e sul web. C’è chi parla di un ambiente teso sin da subito ricordando come lo spazio sia stato occupato abusivamente. C’è chi evidenzia il giro di alcool e droga presente nei furgoni diretti alla festa. Ma c’è anche chi, come gli organizzatori della festa sostenuti da alcuni testimoni che, tramite un comunicato, presenta la situazione nel rave in maniera diversa. Gli Hazard Unit Crew parlano molto apertamente di scontri cercati e voluti dalle forze dell’ordine, ricordando che il proprietario del capannone, almeno all’inizio, pare non fosse nemmeno intenzionato ad esporre denuncia per l’occupazione abusiva.
Gli inquirenti, ad ogni modo, stanno proseguendo le indagini per fare chiarezza su quanto accaduto e per ricostruire esattamente la situazione passo dopo passo. Quel che rimane certo è il bilancio di questo ennesimo rave party dalle conseguenze disastrose: quattro arresti per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, una persona in coma, quaranta feriti tra cui venti Poliziotti e Carabinieri, alcuni furgoni sequestrati e scontri durissimi per far sgomberare l’area.
A proposito di quanto accaduto l’Amministrazione comunale ritiene che l’attività da svolgere per il futuro sia quella di fare in modo che l’area abbandonata diventi inaccessibile dall’esterno. L’Enpam, società proprietaria dell’area, è stata informata dei fatti già sabato e ora dovrà incontrarsi con Sindaco e Forze dell’ordine per concordare un piano di sicurezza per la tutela preventiva nei confronti di questi fenomeni di uso improprio di un’area molto vasta e abbandonata.
Ultimi aggiornamenti: Il gip di Milano Luigi Varanelli ha disposto gli arresti domiciliari per due giovani (tra cui il fidanzato della ragazza 22enne che avrebbe sbattuto la testa cadendo a terra) e l'obbligo di firma per gli altri due.
Davide Mamone
Davide Mamone
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