“Devo andare in vacanza. Non capisco la sua lingua. Magari è troppo vivace. Mio marito non vuole. Non ho tempo da buttare via. È un impegno troppo grande. Mio figlio è geloso. La mia casa è troppo piccola. Non ho esperienza con i bambini. Sto già tutto l’anno con i bambini. E se mi affeziono troppo? I miei figli sono troppo piccoli. I miei figli sono troppo grandi. Non ho neanche figli. Sono troppo giovane. Sono troppo vecchia. Ma chi me lo fa fare? Uffa con questo Cernobyl! Ci sono tanti motivi per non ospitare un bambino bielorusso, io ne ho trovato uno per farlo: per AMORE”...
A scriverlo è una mamma del progetto accoglienza della Fondazione Aiutiamoli a Vivere, la stessa a cui fin dal 1998 si appoggia il Comitato Pro Bambini Bielorussi Onlus, l’associazione cesanese che ogni anno organizza una vacanza terapeutica per bambini della Bielorussia, ospitati da famiglie del nostro territorio.
L’associazione è già al lavoro per programmare il prossimo viaggio a maggio 2013 e cerca nuove famiglie per ospitare i bambini per un mese. Lunedì 8 ottobre si terrà un incontro presso l’oratorio di San Giustino a Cesano per spiegare il progetto accoglienza e le altre attività dell’associazione. Cosa si chiede alle famiglie? “Affetto e calore, oltre ad un pizzico di tempo libero”, spiega il presidente del Comitato Giuseppe D’Amico, “accompagnare i bambini a scuola al mattino e accoglierli nelle proprie case dopo le attività in oratorio del pomeriggio, trascorrere con loro serate e fine settimana, contribuire alle spese del viaggio”. Martedì 16 ottobre un incontro si terrà anche a Buccinasco, all’oratorio della parrocchia Maria Madre della Chiesa in via Marzabotto.
A fine mese invece una delegazione dell’associazione volerà in Bielorussia per partecipare ai festeggiamenti dei cinquant’anni dell’Internat di Molchad, l’istituto dove vivono i bambini e i ragazzi ospitati negli anni dalle famiglie del nostro territorio.
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