venerdì 1 luglio 2011

ROZZANO - D'Avolio sulla refezione scolastica

Il sindaco Massimo D’Avolio spiega le ragioni che hanno determinato una revisione delle tariffe relative al servizio mensa, applicata quest’anno e lo scorso anno scolastico, dopo un periodo di 10 anni in cui le quote erano rimaste bloccate. Per il secondo anno consecutivo Rozzano si distingue rispetto ai Comuni del Sud Milano per le tariffe più basse.
Quest’anno la retta massima è di 5,16 € e la minima di 1,50 € contro la retta massima di 6,48 € di Corsico e la minima di 2,25 € di Locate. Lo stesso andamento dello scorso anno, quando a Rozzano la quota massima era di 4,30 contro i 6,00 € di Corsico e la retta minima era di 0,32 € contro i 2,25 € di Locate...


“Il numero delle assenze dei bambini registrate durante l’anno incidono in modo significativo sui costi fissi della refezione scolastica, un servizio di primaria importanza che l’Amministrazione Comunale ha scelto di garantire nonostante, anche quest’anno, i tagli operati a livello nazionale sottraggano al Comune importanti risorse economiche” – spiega il sindaco. 

A fronte del milione di euro investiti l’anno scorso per il servizio di refezione scolastica, nell’anno scolastico 2011/12 il Comune può investire una quota pari a 500 mila euro. Nella determinazione delle tariffe è stata applicata quindi una quota fissa a carico delle famiglie pari al 33% del costo del servizio, anche se questo non viene fruito. 

“Le cifre di cui si parla sono pari a circa 12 euro l’anno per la fascia minima e a 30/35 euro al massimo per quella più alta – spiega il sindaco – “siamo consapevoli dello sforzo richiesto ma il contributo economico di ciascuna famiglia concorre, in misura proporzionale alle singole capacità contributive, a coprire in parte la quota sostenuta dal Comune per mantenere inalterati l’offerta e il livello di qualità del servizio”. 

“Quest’anno abbiamo aumentato anche i controlli tesi al recupero della morosità e per  le famiglie  in difficoltà garantiamo inoltre l’accesso ai voucher per la refezione erogati dalla Regione Lombardia. In ogni caso, i costi derivanti dalla morosità non incidono sulle tariffe della refezione scolastica” - continua D’Avolio. 

“La qualità del servizio e l’educazione alla corretta alimentazione dei bambini sono prioritarie e importanti sin da piccoli – aggiunge Caterina Mallamaci, assessore alle politiche educative e scolastiche. 
“I menù sono imposti dall’ASL e sono costantemente monitorati - dichiara Liliana Pugliese, assessore alla salute - La commissione mensa, inoltre, verifica la qualità dei pasti che devono essere equilibrati in base alle esigenze di crescita dei bambini e non ci ha mai segnalato criticità sul tipo di prodotti ed ingredienti usati.

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