mercoledì 20 luglio 2011

CORSICO - Alloggi irregolari: stop all'illegalità


Autorimesse utilizzate come appartamenti, consumi di acqua e gas superiori al numero di occupanti segnalato agli uffici comunali, case sfitte per le quali non viene pagata l'Ici, posti letto per clandestini costretti a pagare anche 400 euro al mese. È entrato in azione il "Gruppo legalità", una vera e propria task force voluta dalla sindaca di Corsico Maria Ferrucci per contrastare ogni forma di illegalità in città...

Un gruppo di lavoro che opera su più fronti, dalle ricerche e indagini, confrontandosi anche con altri enti locali aderenti all'Associazione Avviso pubblico, alla definizione di un codice etico e alla successiva predisposizione di protocolli operativi, dal monitoraggio di ogni situazione anche potenzialmente a rischio alla definizione di interventi operativi, in sinergia anche con carabinieri e guardia di finanza.

“Perché - dice Maria Ferrucci - chi si comporta in modo illegale pensando di fare il furbo determina ingiustizie sociali e mette a repentaglio il principio di equità fiscale”.
In particolare, da alcune settimane, sono entrati in azione l'ufficio demanio e patrimonio e quello del Sit (che incrociano i dati del catasto, quelli delle utenze domestiche e dei tributi), l'ufficio commercio e attività produttive e tecnico (che verifica la regolarità della documentazione degli esercizi pubblici), la Polizia locale che prima esegue un riscontro puntuale utilizzando le informazioni raccolte dagli agenti di prossimità e poi agisce in modo repressivo. 
“Abbiamo ricevuto segnalazioni in diverse zone - sottolinea l'assessore alla Polizia locale Livio Colombo - direttamente dai cittadini, ma abbiamo anche eseguito riscontri sulla base delle indicazioni dell'ufficio demanio e patrimonio”. 
  
In particolare, sono stati verificati alloggi anche privati nelle vie Turati, XXIV Maggio, IV Novembre e dei Navigli. Gli agenti hanno controllato non solo la regolarità nei contratti, verificando abusi nelle sublocazioni o residenze non veritiere, ma anche le cattive condizioni igieniche di alcuni alloggi. Per essere più efficaci è stata chiesta la collaborazione anche degli amministratori condominiali, che a volte si fanno portavoce di un malessere vissuto da alcuni inquilini che non accettano ingiustizie. 

Prima di intervenire, vengono fatti degli accertamenti incrociando i dati per esempio tra i consumi di acqua ed energia elettrica o gas con il numero degli occupanti degli alloggi segnalati agli uffici comunali. 
“È stato accertato - spiega la sindaca - che in alcuni appartamenti pubblici ci sono più persone di quelle indicate nel momento in cui è stato eseguito il calcolo del canone di locazione. Un mancato adeguamento del dovuto che provoca un'evidente ingiustizia sociale che va sanata”. 

Una percorso di rigore che ha permesso di attivare un percorso di autoverifica. Agli uffici demanio e patrimonio, infatti, stanno arrivando una serie di telefonate per chiedere come mettersi in regola, ad esempio quando si ospita una badante, per la quale il contratto di lavoro deve essere innanzitutto regolare.

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