“Molti di noi fanno lavori part-time o precari e crediamo di avere un diritto che per noi è sopravvivenza. Siamo disposti a discutere sulle modalità, ma non possiamo accettare che un servizio dovuto per legge dall'Amministrazione provinciale ci venga tolto"...
Cristina Bonzi, mamma di una ragazza con disabilità, esprime la preoccupazione sua e di altre quindici mamme e papà che, come lei, non sanno come potranno garantire ai propri figli il trasporto in istituti superiori di Milano. “Serve una soluzione entro breve tempo – dice ancora Cristina Bonzi – perché a settembre iniziano le lezioni”...
Una preoccupazione che l'Amministrazione comunale di Corsico ha fatto propria da quando la Giunta di palazzo Isimbardi avrebbe deciso di non confermare il trasferimento di fondi, per l'anno scolastico 2011-2012, ai Comuni che hanno garantito il servizio fino all'anno scorso.
“In realtà – spiega l'assessora alle Politiche sociali Sonia Longo – l'Amministrazione provinciale ha assolto a un dovere prescritto dalla legge solo l'anno scorso, grazie ai fondi trasferiti dalla Regione Lombardia, perché prima si sobbarcava l'intero costo direttamente il Comune. Però non si sa cosa intenda fare per il futuro. Credo sia doveroso dare risposte precise a mamme e papà.
I nostri uffici hanno preso contatti con quelli provinciali, recuperando tutte le informazioni sulla documentazione necessaria. Gli stessi genitori ci hanno riferito, nel corso di un recente incontro, di non avere ottenuto risposte certe e di non sapere più a chi rivolgersi. Da parte nostra – prosegue l'assessora – abbiamo fornito il supporto per recuperare le informazioni e garantiremo quello organizzativo, valutando insieme come attivare forme di mutuo/aiuto”.
Ed è sull'aiuto reciproco che contano i genitori, chiedendo però alla Giunta provinciale di assicurare almeno parzialmente il servizio. “Discutiamo sulle modalità operative – spiegano i genitori – ma molti di noi già lavorano part-time ed è quindi una questione di sopravvivenza che la Provincia assolva a un suo compito”.
Intanto l'Anci, la Provincia e la Regione hanno istituito un tavolo di lavoro, ma l'accordo non è stato ancora raggiunto. E le sedici famiglie che vivono a Corsico, per le quali l'anno scorso sono stati spesi oltre cinquantamila euro, chiedono una risposta in tempi brevi.
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