giovedì 14 luglio 2011

CESANO - 115 anni.. fieri di dimostrarli!

Una mostra fotografica per raccontare la storia della Fondazione Sacra Famiglia Onlus dal 1896 ad oggi...


Don Domenico Pogliani arrivò a Cesano Boscone il 17 febbraio 1884 e vi rimase fino al 25 luglio 1921, quando morì. 115 anni fa, con una discrezione che sottolineava umiltà, don Domenico Pogliani (attualmente in via di beatificazione) apriva ai lembi di Cesano Boscone la Casa della Sacra Famiglia, ospizio per gli incurabili della campagna...


Era il primo giorno del giugno 1896. La sua opera ci aiuta ad accorgerci che è molto più bello essere utili e rendersi disponibili agli altri che preoccuparci delle nostre esigenze. Negli anni in cui lui visse, avere in casa un disabile era motivo di vergogna, e tanto peggio un minorato mentale: lo si teneva nascosto. Restava, però, una persona da curare e una bocca da sfamare in quelle povere case di braccianti che vivevano di lavoro duro e anche poco retribuito. Per gli abitanti dei piccoli comuni limitrofi non esisteva nulla, solamente tanta miseria. Don Pogliani conosceva bene questa situazione di disagio e per questo decise di iniziare l’ospizio. Il fatto che, dopo 115 anni la Sacra Famiglia sia ancora viva e operante (e abbia superato tanti momenti difficili)lo si può definire come un altro miracolo di don Domenico, per il quale è in corso la Causa di Beatificazione. A succedergli alla guida della Sacra Famiglia fu monsignor Luigi Moneta che fece crescere in dimensioni e carità l’istituto.

Succede a Mons. Moneta, nel 1955, Mons. Piero Rampi, il quale dà all’Ente un nuovo impulso, prima come Direttore (sino al 1977) e poi come Presidente dell’Istituto (per i successivi 11 anni). A partire dagli anni Settanta l’Istituto realizza una vera e propria riconversione: è l’epoca della razionalizzazione e dell’impostazione tecnica con l’introduzione delle metodologie psicopedagogiche, da cui nascono le scuole speciali e le iniziative di addestramento al lavoro, poi divenute corsi di formazione professionale, con numerosissimi inserimenti socio-lavorativi. Con la legge 118 del 1971, l’Istituto Sacra Famiglia diventa centro interregionale di riabilitazione e si dota quindi di tecnici, palestre, strutture e servizi specializzati (nel 1977 viene aperto il Poliambulatorio).

È un’epoca socialmente e culturalmente critica: le istituzioni sono spesso accusate di essere chiuse e  totalizzanti nei confronti dei propri ospiti; si sviluppa un vivace e non sempre sereno dibattito sulla malattia mentale e sul disagio sociale (il film "Matti da slegare" è in parte ambientato a Cesano Boscone). I laici entrano in numero massiccio nella struttura, affiancando le ancelle e le suore, che fino a questo momento sono state le vere protagoniste dello sviluppo dell’Opera, abbracciando ogni settore, dall’assistenza all’educazione, dalla cucina alla lavanderia.

Dopo Mons. Rampi l’Istituto è presieduto da Mons. Attilio Nicora, il quale nel 1989 lascia la presidenza a Mons. Enrico Colombo. Nel 1997 la Sacra Famiglia abbandona la veste giuridica pubblica di I.P.A.B. e assume quella privata di Fondazione Onlus (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale). Dopo oltre 115 anni di vita, la Fondazione è oggi riconosciuta come gestore plurimo di una rete molto variegata di servizi sanitari e assistenziali e garantisce cure continuative alle disabilità cognitive di bambini, adulti e anziani in regime residenziale, diurno, ambulatoriale e domiciliare. L’Ente è oggi accreditato in 3 Regioni (Lombardia, Piemonte, Liguria). Sempre in quegli anni, resa funzionale e moderna la forma giuridica dell’Istituto, le disposizioni nazionali e regionali costringono a rivedere tutta la struttura edilizia degli ambienti di vita della Fondazione.
Pur nella evoluzione organizzativa e strutturale, necessaria per rispondere in modo sempre più efficace ed efficiente ai bisogni delle persone, la Sacra Famiglia vuole mantenersi fedele ai valori originari dell’Opera, riassunti efficacemente nel motto "Super Omnia Charitas" (al di sopra di tutto la carità): occuparsi degli ultimi e dei più fragili; offrire assistenza e riabilitazione alle persone affette da disabilità psico-fisica grave e gravissima, accogliendole e curandole come persone, nella loro piena dignità umana.

Il 16 giugno 2011 si è insediato il nuovo Consiglio di Amministrazione per il quadriennio 2011 – 2014. Il Consiglio, nel corso della seduta, ha nominato nel novero dei Consiglieri designati dalla Fondazione Luigi Moneta il nuovo Presidente della Fondazione Sacra Famiglia Onlus nella persona di don Vincenzo Barbante.

La mostra, presso la sede della Fondazione in piazza Mons.Moneta, ripercorre questa lunga storia. Gli scatti sono di Gianni Berengo Gardin, Sirio Magnabosco, Enrico Zuppi.
 

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