Una mostra fotografica per raccontare la storia della Fondazione Sacra Famiglia Onlus dal 1896 ad oggi...
Don Domenico Pogliani arrivò a Cesano Boscone il 17 febbraio 1884 e
vi rimase fino al 25 luglio 1921, quando morì. 115 anni fa, con una discrezione
che sottolineava umiltà, don Domenico Pogliani (attualmente in via di
beatificazione) apriva ai lembi di Cesano Boscone la Casa della Sacra Famiglia, ospizio per gli incurabili della
campagna...
Era il primo giorno del giugno
1896. La sua opera ci aiuta ad accorgerci che è molto più bello essere utili e
rendersi disponibili agli altri che preoccuparci delle nostre esigenze. Negli anni in cui lui visse, avere in casa
un disabile era motivo di vergogna, e tanto peggio un minorato mentale: lo si teneva nascosto. Restava,
però, una persona da curare e una bocca da sfamare in quelle povere case di
braccianti che vivevano di lavoro duro e anche poco retribuito. Per gli
abitanti dei piccoli comuni limitrofi non esisteva nulla, solamente tanta
miseria. Don Pogliani conosceva bene questa situazione di disagio e per questo
decise di iniziare l’ospizio. Il fatto che, dopo 115 anni la Sacra Famiglia sia
ancora viva e operante (e abbia superato tanti momenti difficili)lo si può definire come un altro
miracolo di don Domenico, per il quale è in corso la Causa di Beatificazione. A succedergli alla guida della Sacra
Famiglia fu monsignor Luigi Moneta che fece crescere in dimensioni e carità
l’istituto.
Succede a Mons. Moneta, nel 1955, Mons. Piero Rampi, il quale dà
all’Ente un nuovo impulso, prima come Direttore (sino al 1977) e poi come
Presidente dell’Istituto (per i successivi 11 anni). A partire dagli anni
Settanta l’Istituto realizza una vera e propria riconversione: è l’epoca della
razionalizzazione e dell’impostazione tecnica con l’introduzione delle
metodologie psicopedagogiche, da cui nascono le scuole speciali e le iniziative
di addestramento al lavoro, poi divenute corsi di formazione professionale, con
numerosissimi inserimenti socio-lavorativi. Con la legge 118 del 1971,
l’Istituto Sacra Famiglia diventa centro interregionale di riabilitazione e si
dota quindi di tecnici, palestre, strutture e servizi specializzati (nel 1977
viene aperto il Poliambulatorio).
È un’epoca socialmente e
culturalmente critica: le istituzioni sono spesso accusate di essere chiuse
e totalizzanti nei confronti dei propri ospiti; si sviluppa un vivace e
non sempre sereno dibattito sulla malattia mentale e sul disagio sociale (il
film "Matti da slegare" è in parte ambientato a Cesano Boscone). I
laici entrano in numero massiccio nella struttura, affiancando le ancelle e le
suore, che fino a questo momento sono state le vere protagoniste dello sviluppo
dell’Opera, abbracciando ogni settore, dall’assistenza all’educazione, dalla
cucina alla lavanderia.
Dopo Mons. Rampi l’Istituto è presieduto da Mons. Attilio Nicora, il
quale nel 1989 lascia la presidenza a Mons. Enrico Colombo. Nel 1997 la Sacra Famiglia
abbandona la veste giuridica pubblica di I.P.A.B. e assume quella privata di
Fondazione Onlus (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale). Dopo oltre
115 anni di vita, la Fondazione è oggi riconosciuta come gestore plurimo di una
rete molto variegata di servizi sanitari e assistenziali e garantisce cure
continuative alle disabilità cognitive di bambini, adulti e anziani in regime
residenziale, diurno, ambulatoriale e domiciliare. L’Ente è oggi accreditato in
3 Regioni (Lombardia, Piemonte, Liguria). Sempre in quegli anni, resa
funzionale e moderna la forma giuridica dell’Istituto, le disposizioni
nazionali e regionali costringono a rivedere tutta la struttura edilizia degli
ambienti di vita della Fondazione.
Pur nella evoluzione
organizzativa e strutturale, necessaria per rispondere in modo sempre più
efficace ed efficiente ai bisogni delle persone, la Sacra Famiglia
vuole mantenersi fedele ai
valori originari dell’Opera, riassunti efficacemente nel motto "Super
Omnia Charitas" (al di sopra di tutto la carità): occuparsi degli ultimi e
dei più fragili; offrire assistenza e riabilitazione alle persone affette da
disabilità psico-fisica grave e gravissima, accogliendole e curandole come persone,
nella loro piena dignità umana.
Il 16 giugno 2011 si è insediato il nuovo Consiglio di
Amministrazione per il quadriennio 2011 – 2014. Il Consiglio, nel corso della
seduta, ha nominato nel novero dei Consiglieri designati dalla Fondazione Luigi Moneta
il nuovo Presidente della Fondazione
Sacra Famiglia Onlus nella persona di don Vincenzo Barbante.
La mostra, presso la sede
della Fondazione in piazza Mons.Moneta, ripercorre questa lunga storia. Gli
scatti sono di Gianni Berengo Gardin, Sirio Magnabosco,
Enrico Zuppi.
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