mercoledì 27 luglio 2011

MILANO - EXPO: sottoscritto l’accordo di programma


“L’accordo di programma che abbiamo firmato è un documento profondamente cambiato grazie a vincoli precisi, ai paletti e alle regole che abbiamo posto e che saranno ulteriormente rafforzati. Era una firma necessaria per non perdere questa straordinaria opportunità, quale è Expo 2015, per i cittadini, per Milano, per il Paese e per tutti i Paesi del mondo. Ci siamo assunti l’impegno di governare anche attraverso scelte difficili e saremo in grado di farlo anche ora, senza venire meno alle nostre aspirazioni, con decisioni coraggiose”... 

Lo ha dichiarato il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia intervenendo in aula per la discussione sull’accordo di programma che riguarda Expo 2015. “Il nostro impegno – ha proseguito il Sindaco Pisapia - è rivolto a fare di Expo un evento successo e di rilancio del territorio a livello sociale, economico e culturale. Un impegno rivolto anche al dopo Esposizione, con l’obiettivo di preservare il futuro delle aree, affinché si trasformino in un territorio vivo, destinato all’interesse pubblico, dove sorgerà uno dei parchi più grandi d’Europa e con uno sviluppo abitativo che vada nella direzione di un vero housing sociale. 

Siamo e saremo capaci di rispettare gli impegni presi nei confronti dei milanesi e non solo. Inoltre le scelte urbanistiche rimarranno in capo al Comune di Milano”. “Intendiamo – ha concluso Giuliano Pisapia - agire attraverso nuovi rapporti istituzionali. E’ il momento di dire basta ai litigi, ma di lavorare insieme”. Un indice di edificabilita' che da netto e assoluto assume la forma di un tetto massimo; una percentuale di parco, dunque, al momento fissata al 56% (450mila mqq) che può variare in aumento; la gestione completamente pubblica del progetto. Questi i tre elementi cardine dell'Accordo di Programma firmato da Regine Lombardia, Comune e Provincia di Milano e Comune di Rho.

La novita', sarebbe riscontrabile proprio nell'indice di edificabilità sulle aree Expo a manifestazione conclusa: uno 0,52% che rappresentava una percentuale fissa prima, mentre ora è riportato come tetto massimo. Significa che quel 56% di superficie destinata al parco potrebbe crescere nei successivi lavori della Società. In questa direzione, il presidente della Regione, Roberto Formigoni, ha voluto sottolineare come "la novità è che la proprietà pubblica dei terreni fa sì che il progetto sarà oggi disegnato da una società che dovrà rispondere a enti pubblici". Ovvero: "Se abbiamo voluto comprare le aree tenendo fuori i privati - ha aggiunto Formigoni - è perchè abbiamo voluto dare la fondamentale garanzia che tutto sarà sviluppato all'interno del pubblico, nell'interesse pubblico".

Il dopo Expo dovrebbe dovunque veder nascere il parco tematico più grande d'Europa, un'edilizia convenzionata e agevolata, l'housing sociale, nell'ottica di assicurare, per dirla con Pisapia, che "quei terreni saranno poi utilizzati per beni pubblici o immobili che possano poi rilanciare Milano, l'area metropolitana, la Regione". Il sindaco pensa anche che resti ancora valida l'ipotesi di destinare parte delle aree ad una sede Rai: "mi e' stato dimostrato da parte della Rai - ha detto - un interesse che a Milano ci sia una grande polo" della televisione pubblica. La delibera sull'Accordo di programma per le aree Expo è stata approvata dal Consiglio comunale di Milano. Il provvedimento ha raccolto il voto favorevole di 40 consiglieri sui 43 presenti. A votare contro sono stati in tre: il presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo e la collega di partito della Federazione della Sinistra Anita Sonego e Mattia Calise del Movimento 5 Stelle.

1 commento:

  1. Mi sembra gravissimo che il nuovo sindaco abbia firmato lo stesso tasso di cementificazione voluto dalla giunta moratti... se è così è un vero e proprio tradimento delle aspettative di chi l'ha votato... e poi vorrei sentire che cosa dice l'architetto boeri...

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