Tagli dallo
Stato, dalla Regione, dalla Provincia e i Comuni rischiamo il collasso,
soprattutto nell'ambito dei servizi alla persona. L'ultimo caso,
in ordine di tempo, è il trasporto disabili per il quale l'Amministrazione
comunale di Cesano Boscone ha investito, negli ultimi anni, circa
120.000 euro all'anno, mettendo a disposizione tre pulmini per
una quarantina di persone senza chiedere alcun contributo alle
famiglie...
Un servizio che, in parte, ha sempre sopperito alle carenze
dell'Amministrazione provinciale, soggetta oggi anche lei a tagli drastici
in campo sociale. "Non ci resta altro che cedere la delega in
materia sociale direttamente allo Stato - sottolinea il sindaco di
Cesano Boscone Vincenzo D'Avanzo - perché anche i tagli previsti dall'ultima
manovra colpiranno i cittadini proprio in questi ambiti".
Cosa fare?
L'Amministrazione cesanese non ha certo scelto la strada delle braccia
conserte. Si è rimboccata le maniche, attivando politiche di rete e
razionalizzando servizi e risorse esistenti.
"Abbiamo incontrato i genitori dei ragazzi o adulti con disabilità -
precisa la
vicesindaco Lilia Di Giuseppe - esaminando insieme la
difficile situazione nella quale ci troviamo e con loro abbiamo concordato una
convergenza di sforzi, cioè l'idea di mettere insieme le disponibilità di
ciascuno per affrontare l'emergenza". Perseguendo così la strategia
politica sostenuta dal sindaco D'Avanzo: "Mettere in campo tutte le
intelligenze per individuare soluzioni capaci di soddisfare il bene
comune".
In particolare, l'assessora alle Politiche sociali ha già favorito sul
territorio la creazione di diversi "gruppi di auto mutuo aiuto", cioè
persone che lavorano insieme su progetti condivisi e si danno una mano l'un
l'altra. Una delle ipotesi potrebbe essere la creazione di un
altro gruppo che possa avere a disposizione mezzi forniti dal Comune.
"Già a settembre - precisa la vicesindaco - avremo un automezzo che ci
verrà fornito in comodato gratuito per quattro anni, grazie a una rete di
collaborazione con le realtà produttive del nostro territorio".
Non solo. Si è voluta attivare un'altra rete, quella istituzionale, facendo in
modo che il servizio di trasporto al Centro socio-educativo (Cse) venga
assicurato con personale del Comune (uno dei quali il cosiddetto
autista del sindaco) che utilizza un pulmino della Fondazione Pontirolo, della
quale Cesano fa parte.
Inoltre, il servizio di trasporto interno a Cesano, "La navetta",
potrà continuare ad essere utilizzato gratuitamente dai disabili che si devono
recare al centro diurno o per cure all'Istituto Sacra Famiglia.
Per altre esigenze particolari, gli uffici dell'assessorato alle Politiche
sociali sono al lavoro per concordare con le famiglie le soluzioni che
si possono mettere in campo.
troppo facile scaricare ogni colpa sui governi, sulla regione, sulla provincia e su babbo natale!!
RispondiEliminaamministrare significa anche saper prendere decisioni in momenti difficili: quali sono le priorità per il comune di cesano boscone? se veramente il sociale è una priorità allora le risorse che ci sono vanno concentrare tutte sui servizi.. se in tanti anni si sono buttati soldi al vento con le "grandi opere" incompiute che servono a pochi, poi non bisogna scaricare la colpa sugli altri..
Parole sante! Hanno sperperato e sperperato e ora... tagliano! Su chi tagliano i fondi? Su loro stessi? certo che no! Alla fine è la cittadinanza che paga gli sbagli degli amministratori e forse stavolta qualcuno ci penserà su due volte prima di votare.
RispondiEliminaLa vice sindaco Di Giuseppe si è buttata su questi gruppi di mutuo aiuto che sono gestiti da volontari a costo zero per il comune, ma che non offrono nessuna garanzia. Casse vuote= servizi rari e costosi.