lunedì 19 dicembre 2011

BASIGLIO - La casa della danza e della musica premiata come modello di ecosostenibilità

Importante riconoscimento per la Casa della danza e della musica, la struttura polifunzionale realizzata dall’Amministrazione comunale di Basiglio. L’edificio, al cui interno sono ospitati una scuola di arti, un centro per gli anziani, un bar con prodotti biologici ed un’area ricreativa, diventa modello da imitare all’EnerSolar+ Greenenergy Expo, il salone dedicato alle energie rinnovabili in scena alla Fiera di Milano-Rho dal 16 al 19 novembre... 

Realizzata secondo i dettami della bioarchitettura, esclusivamente con materiali naturali quali legno e argilla, e dotata di pannelli fotovoltaici e di sistema di riscaldamento geotermico, la struttura è infatti stata scelta per far parte della ristretta cerchia di progetti della sezione Best Practices, curata dal dipartimento Best del Politecnico di Milano all’interno del padiglione 3. I visitatori della manifestazione hanno quindi avuto modo di scoprire i segreti dell’edificio realizzato dal Comune, nel quale sono ospitate una scuola di musica, con due aule per le lezioni teoriche e pratiche, un’aula coro e una sala prove, una scuola di danza, con due sale corsi e relativi spogliatoi, un centro anziani dotato di tutti i confort, un’area polifunzionale e una zona ristoro.
  
“La struttura - spiega il Sindaco, Marco Flavio Cirillo - è nata tre anni fa come risposta concreta all’esigenza di spazi di aggregazione per gli anziani e gli adolescenti di Basiglio. Oltre che un luogo all’interno del quale ricercare il benessere psicofisico, abbiamo voluto creare uno spazio nel quale le diverse generazioni potessero convivere e incontrarsi. Il fatto che adesso il progetto sia stato scelto quale case history per la promozione dello sviluppo sostenibile e delle energie rinnovabili, è non solo motivo di orgoglio e soddisfazione, ma dimostra anche la lungimiranza della nostra scelta”. 

Se al momento della sua inaugurazione, nel 2008, la Casa della danza e della musica rappresentava un caso unico in Italia tra le strutture pubbliche polifunzionali, vista la sua totale autonomia energetica e l’impiego di materiali rinnovabili, il progetto per la sua realizzazione era stato talmente innovativo da essere tuttora all’avanguardia. D’altra parte l’edificio, 940 metri di superficie a “impatto zero”, rappresenta un esempio virtuoso in tutti i sensi. 
  
Basti pensare che per la sua costruzione - con mattoni di legno, argilla, vetro e materiali e vernici atossiche - erano stati sufficienti cinque mesi di lavoro. E che la sua realizzazione, costata complessivamente 2 milioni e 200 mila euro, è stata completata senza un singolo euro di spesa per le casse comunali, essendo stata inserita tra le opere a carico dell’impresa impegnata nel piano integrato d’intervento “Basiglio Nuova”.

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