Un altro “sparo sulla croce rossa” di Trezzano. E’ evidente, e lo si nota dal colore, che non ci riferiamo alla reale Croce Verde di Trezzano sul Naviglio che continua a compiere, supponiamo, il suo apprezzabile e brillante lavoro...
Si tratta piuttosto di una metafora per trattare degli strascichi della tempesta giudiziaria che ha colpito l’ormai ex giunta Tomasino, sgretolatasi con lo scandalo scoppiato nelle ultime settimane, del quale vi abbiamo parlato numero dopo numero.
Se, con il quarto commissariamento nella storia di Trezzano, questa triste parentesi può dirsi in qualche modo chiusa - aprendone certo un’altra forse più dolorosa e complicata - le conseguenze delle scelte portate avanti dall’amministrazione Tomasino stanno presentando (e presenteranno in futuro) “il conto” anche in questi giorni.
Tanto più se questi strascichi e queste conseguenze riguardano servizi comunali, come il Nido, che sono al centro delle vicende giudiziarie esplose di recente. Entrando nel merito, va detto che già lo scorso inverno vi erano state delle prime difficoltà nella gestione del Nido, con la sospensione di una settimana circa del servizio, che aveva certamente spiazzato genitori ed addetti ai lavori. Le motivazioni di tale sospensione erano state riconducibili alla gravidanza di una delle educatrici, all’aspettativa di una dipendente e alla più classica delle influenze invernali che aveva colpito una parte dei lavoratori, costretti in malattia. La situazione, poi, era stata fatta rientrare in qualche modo e il servizio era tornato regolare.
I problemi, però, si sono riproposti in maniera marcata negli scorsi giorni. Infatti, pare che il bando legato al servizio del Nido 2013/14 sia stato pubblicato solo il 30 giugno, con validità dal 25 giugno al 12 luglio. Insomma, sembra che sia uscito cinque giorni dopo la sua apertura. O quantomeno, così ha fatto sapere Sinistra Ecologia e Libertà (Sel) Trezzano, attraverso un post sul suo sito web. I motivi di questo ritardo?
Per Sel è stato causato dai marcati aumenti delle tariffe dell’anno venturo, dovuti ad una scelta della scorsa amministrazione. “Un’ulteriore amarissima sorpresa, l’ultimo regalo della non rimpianta giunta di centrodestra” si può leggere nel post di riferimento, che ha proseguito duramente: “Il ritardo col quale l’atteso bando è uscito genera ora legittimi dubbi sulla volontà di mettere a conoscenza della “stangata” il più tardi possibile, in piena estate”.
Ed in effetti l’aumento del tariffario c’è stato, sia per i redditi dai 15.201.000€ ai 17.280.000€, sia per quelli di ultima fascia, per intenderci dai 21.301.000€ in su. Un aumento che Sinistra Ecologia e Libertà ha additato ad una delibera della giunta Tomasino attuata lo scorso novembre. Va comunque detto che sul sito web del Comune al link “Domanda iscrizione Nido comunali anno 2013/14” leggiamo che la data di pubblicazione è in realtà la seguente: 25 giugno 2013. Una data quindi “ufficialmente” compatibile all’apertura del bando.
Per eventuali sviluppi, non ci resta che attendere.
Se, con il quarto commissariamento nella storia di Trezzano, questa triste parentesi può dirsi in qualche modo chiusa - aprendone certo un’altra forse più dolorosa e complicata - le conseguenze delle scelte portate avanti dall’amministrazione Tomasino stanno presentando (e presenteranno in futuro) “il conto” anche in questi giorni.
Tanto più se questi strascichi e queste conseguenze riguardano servizi comunali, come il Nido, che sono al centro delle vicende giudiziarie esplose di recente. Entrando nel merito, va detto che già lo scorso inverno vi erano state delle prime difficoltà nella gestione del Nido, con la sospensione di una settimana circa del servizio, che aveva certamente spiazzato genitori ed addetti ai lavori. Le motivazioni di tale sospensione erano state riconducibili alla gravidanza di una delle educatrici, all’aspettativa di una dipendente e alla più classica delle influenze invernali che aveva colpito una parte dei lavoratori, costretti in malattia. La situazione, poi, era stata fatta rientrare in qualche modo e il servizio era tornato regolare.
I problemi, però, si sono riproposti in maniera marcata negli scorsi giorni. Infatti, pare che il bando legato al servizio del Nido 2013/14 sia stato pubblicato solo il 30 giugno, con validità dal 25 giugno al 12 luglio. Insomma, sembra che sia uscito cinque giorni dopo la sua apertura. O quantomeno, così ha fatto sapere Sinistra Ecologia e Libertà (Sel) Trezzano, attraverso un post sul suo sito web. I motivi di questo ritardo?
Per Sel è stato causato dai marcati aumenti delle tariffe dell’anno venturo, dovuti ad una scelta della scorsa amministrazione. “Un’ulteriore amarissima sorpresa, l’ultimo regalo della non rimpianta giunta di centrodestra” si può leggere nel post di riferimento, che ha proseguito duramente: “Il ritardo col quale l’atteso bando è uscito genera ora legittimi dubbi sulla volontà di mettere a conoscenza della “stangata” il più tardi possibile, in piena estate”.
Ed in effetti l’aumento del tariffario c’è stato, sia per i redditi dai 15.201.000€ ai 17.280.000€, sia per quelli di ultima fascia, per intenderci dai 21.301.000€ in su. Un aumento che Sinistra Ecologia e Libertà ha additato ad una delibera della giunta Tomasino attuata lo scorso novembre. Va comunque detto che sul sito web del Comune al link “Domanda iscrizione Nido comunali anno 2013/14” leggiamo che la data di pubblicazione è in realtà la seguente: 25 giugno 2013. Una data quindi “ufficialmente” compatibile all’apertura del bando.
Per eventuali sviluppi, non ci resta che attendere.
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