“Altro giro, altro
regalo”, si dice in gergo nel linguaggio colloquiale del parlato. “Altro giro, altro problema” deve essere
invece la versione utilizzata dall’amministrazione Ferrucci, che in queste ore
sta affrontando la delicata questione della gestione delle case popolari.
Dopo la difficile serata dello scorso Consiglio comunale (LEGGI QUI),
quando un cittadino si è presentato fino alla sala consiliare per urlare la
propria disperazione causata dalla mancata assegnazione della casa del comune
(salito poi sul lato basso del tetto della chiesa di via Cavour due giorni
dopo ->LEGGI QUI<-), la sindaca Maria Ferrucci ha
voluto prendere in mano la situazione in prima istanza e tramite un comunicato
stampa ha evidenziato l’intenzione di sospendere le assegnazioni degli alloggi
di edilizia residenziale pubblica in deroga alla graduatoria, fino all’entrata
in vigore della prossima graduatoria definitiva relativa al bando ERP (n. 323
alloggi di proprietà comunale e n. 1.612 alloggi di proprietà Aler) e fuori ERP
(n. 66 alloggi di via Volta)...
“Nel caso
in cui ci fossero delle anomalie – ha dichiarato la prima cittadina - chiediamo ai cittadini di segnalarcele:
eseguiremo i controlli e interverremo di conseguenza. Le situazioni di
disperazione, comprensibili in casi come la perdita della casa, non possono
certo sfociare in atteggiamenti di prepotenza o di arroganza, con la pretesa che
vengano fatte deroghe a chi urla o minaccia di più. Tanto più che le
assegnazioni non vengono effettuate dalla parte politica. La mia intenzione è
di intervenire con determinazione per eliminare le situazioni che dovessero
risultare anomale”.
E
di situazioni anomale nel nostro Bel (?) Paese ce ne sono, anche sotto questo
aspetto, tra i tanti. Si sa, l’occasione fa l’uomo ladro. E soprattutto in
Italia, questa cultura di basso tenore viene rinfocolata con una continuità
sinistramente fastidiosa, certamente alimentata dalla crisi crescente.
Tanti sono i casi, per l’appunto, “anomali”. C’è chi non paga l’affitto della
casa in cui vive, per potersi far sfrattare e far sua l’illusione di poter
salire in graduatoria. C’è chi ottiene una casa popolare a Corsico, dove vive
fino a luglio, per poi passare magari il mese di agosto nella sua bella villa
al mare in vacanza. C’è anche il fenomeno dell’occupazione abusiva, da sempre
presente sul territorio, che rallenta tutto il meccanismo della
ristrutturazione e susseguente assegnazione delle case popolari a chi ne ha
vero e reale diritto. C’è infine il perverso disegno che vede le case del
comune oggetto di sub-affitto.
Insomma, il quadro che ne esce fuori non è propriamente
piacevole e ciò che realmente infastidisce è la difficoltà nel combatterlo. E’
evidente, ad ogni modo, che in questa maniera non si può minimamente andare
avanti. “Le forzature non sono
ammissibili – ha evidenziato la sindaca Ferrucci all’interno del comunicato
stampa in riferimento ai fatti susseguitisi nelle ultime ore – perché non è corretto che i diritti di
coloro che hanno aspettato mesi o anni per l'assegnazione di una casa pubblica
vengano calpestati. Occorre consentire a chi deve procedere con i controlli dei
requisiti e alle successive assegnazioni di eseguire il proprio compito. Per
questo già da tempo abbiamo deciso di riorganizzare completamente l'attività
svolta dal Comune, oltre a chiedere controlli mirati in accordo con l'Aler
(Agenzia lombarda edilizia residenziale)”.
Intanto, l’amministrazione Ferrucci sta
predisponendo una delibera urgente per rivedere completamente il sistema delle
deroghe. Con l’auspicio che di promesse non concretizzabili non ve ne sarà più
traccia e con la speranza che anche gli enti superiori al Comune, in particolare
la Regione, facciano la loro parte per estirpare il cancro diffuso
dell’illegalità.
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